martedì 16 giugno 2015

Dal sito: http://www.asianews.it

Patriarcato di Mosca al Papa: sulla Pasqua un gesto di buona volontà, ma non stravolgeremo tradizioni millenarie
di Nina Achmatova
Sulla proposta di papa Francesco per celebrare la Pasqua in un’unica data, la Chiesa ortodossa russa si aspetta di conoscere nei dettagli l’idea. Ma non legare la Pasqua al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, come stabilito dal Concilio di Nicea, per gli ortodossi russi è “inaccettabile”.







Mosca (AsiaNews) - La Chiesa ortodossa russa ha accolto con cautela la disponibilità espressa da papa Francesco a stabilire una data comune per la Pasqua, così che cattolici, ortodossi e protestanti possano festeggiare la Resurrezione nello stesso giorno. A detta dell'arciprete Nikolai Balashov, vice presidente del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, le parole del Pontefice riportate dai media non sono sufficienti per comprendere in modo corretto quale è l’essenza della sua proposta. “Preferirei prima conoscere le esatte dichiarazioni di papa Francesco, trasmesse da diverse fonti di informazione”, ha dichiarato Balashov, in un’intervista con l’agenzia Tass, sottolineando che “se la Chiesa di Roma intende abbandonare la Pasqua secondo il calendario gregoriano, introdotto nel XVI secolo, e tornare a quella antico (giuliano), utilizzato nell’epoca in cui la Chiesa d’Oriente e Occidente erano unite e utilizzata finora dagli ortodossi, questa intenzione è benvenuta”. Se, invece, l’idea è quella di “avere una data fissa per la Pasqua e non legarla al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, come stabilito sia in Oriente che in Occidente dal Concilio di Nicea del 325, allora tale proposta è totalmente inaccettabili per la Chiesa ortodossa”, ha avvertito Balashov. “Attendiamo la pubblicazione nelle fonti ufficiali del Vaticano”, ha aggiunto.
Il rappresentante degli ortodossi russi ha poi voluto ricordare che Costantinopoli e Mosca non sono in disaccordo sulla Pasqua e che a differenza di quanto riportato dalla stampa, nel programma del Concilio panortodosso non è prevista la discussione sulla revisione della data in cui celebrare la Pasqua. A ogni modo Balashov ha riconosciuto che il papa “ha voluto fare veramente un passo verso gli ortodossi. Si tratta di un gesto di buona volontà. Questo avvicinamento, però, non può essere compiuto attraverso il cambiamento radicale delle nostre comuni tradizioni del primo millennio del cristianesimo”.
Come quella cattolica, anche la Chiesa ortodossa festeggia la Pasqua la domenica successiva alla prima luna nuova piena, ma seguendo un calendario diverso. Quest’anno, la Pasqua cattolica è stata festeggiata il 5 aprile, mentre quella ortodossa il 12 aprile. La prossima volta in cui la Pasqua di cattolici e ortodossi coinciderà sarà il 16 aprile 2017.
La proposta del pontefice non sembra sia stata discussa nell’incontro del 16 giugno in Vaticano con il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. Secondo quanto riportato dall’ufficio comunicazioni della Chiesa ortodossa russa, il colloquio ha avuto al centro “la situazione dei cristiani in Medio Oriente e Nord Africa, così come la necessità di un'azione comune per proteggere la concezione tradizionale di famiglia nella società laica di oggi”. Prima di essere ricevuto dal papa, Hilarion ha avuto un incontro con il presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il cardinale Kurt Koch.

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