venerdì 24 ottobre 2014


  "Non siamo stati i primi e non saremo gli ultimi"

Arciprete Oleg Trofimov
da Russkaja Narodnaja Linija
20.10.2014


L'arciprete Oleg Trofimov ha celebrato il mistero della riunione con la Chiesa ortodossa di due catalani cattolici, venuti come volontari in Novorossija ...
Come Dio volle, sono stato reso degno di realizzare un nuovo ministero – portare nel gregge della Chiesa ortodossa due catalani cattolici arrivati a noi tra noi in Novorossija dalla Spagna nell'ultimo gruppo di volontari provenienti da tutto il mondo.
Al servizio del vespro, i volontari sono venuti in chiesa, sono stati alla funzione, sono venuti tutti alla santa unzione. Dopo la funzione in quel giorno ho fatto il mio regolare incontro di catechesi pre-battesimale, al quale li ho invitati. Il traduttore ha meticolosamente tradotto le mie istruzioni, dal momento che la lezione era stata rimandata per due volte. Alla fine ho avuto una discussione con i catalani in visita (ragazzi di 24-25 anni). Con il loro consenso, sono stati portati nel seno della Chiesa ortodossa attraverso la cresima, i loro nomi non sono stati cambiati, perché si trovano nel calendario della chiesa ortodossa. Su loro richiesta, non faccio i loro nomi e non li mostro nelle foto. Per inciso, nei ranghi della milizia, c'è un ex musulmano barbuto che prima di venire qui aveva già accettato il cristianesimo ortodosso, ma gli amici per vecchia abitudine lo chiamano ancora Ahmet.
Ragazzi, che cosa vi ha ispirato, perché siete venuti qui e che cosa vi ha connessi con la guerra?
Padre, come avremmo potuto stare lontani? C'è stato un flusso di informazioni in televisione, abbiamo visto città bombardate, civili uccisi da attacchi aerei, persone innocenti bersagliate e bruciate, ragazze violentate, corpi smembrati e organi umani venduti... fosse comuni, distruzioni di chiese. Questi sono crimini mostruosi, inauditi, contro l'umanità! Non riusciamo a capirlo, abbiamo un esercito in Spagna per proteggere il popolo, e qui l'esercito ucraino sta uccidendo la sua gente. Come può accadere questo nel XXI secolo? Chiaramente, le forze del diavolo sono state scatenate sulla Novorossija. Da noi in Spagna c'è già stato un capitolo amaro della storia – il fascismo nel 1939, non abbiamo dimenticato quella lezione. Ma le atrocità compiute dalla giunta di Kiev e dai loro combattenti, hanno superato ogni precedente! Dopo tutto quel che abbiamo visto non abbiamo retto, il nostro cuore era spezzato dal dolore per voi. Ogni volta che mi sedevo a mangiare, andavo a letto, o parlavo con un fratello o una sorella, vedevo davanti a me le foto – bambini morti, i corpi strappati a brandelli, le lacrime delle madri. Come vivere dopo queste cose? Il vostro dolore – è il nostro dolore, sono le nostre lacrime, e la vostra vittoria contro i nazisti – è la nostra vittoria! È per questo che siamo qui, Dio ci ha chiamati qui. Non siamo i primi e non saremo gli ultimi.
La Spagna non è vicina, come siete arrivati qui? (In questo momento sono stati fotografati).
Padre, la preghiamo non ci fotografi. Noi siamo separatisti (pronunciato con orgoglio), per lo stesso motivo per cui noi siamo venuti qui per la guerra, in Spagna ci sono persone incarcerate per lunghi periodi, non abbiamo paura per noi, ma per le nostre famiglie. Già la nostra intenzione di metterci in cammino è stata un grosso rischio. Abbiamo dovuto superare una serie di difficoltà per il "diritto" di arrivare da voi, evitare intercettazioni e sorveglianza. Naturalmente, i nostri genitori ci hanno abbandonati, mio padre ha cercato perfino di fermarmi con la forza, ma non è riuscito. Solo le madri – sono contente di avere altri figli.
Com'è la vita in Spagna?
La Spagna ora vive un momento insignificante dopo la crisi: c'è alta disoccupazione, soprattutto tra i giovani. L'ingresso nell'Unione Europea non ha migliorato la nostra vita, i prezzi sono aumentati nel paese a causa del debito, la vita non è migliorata, siamo in una schiavitù economica. La Spagna è marcia di corruzione, la democrazia è solo una parola, il paese è gestito da clan oligarchici. Abbiamo lottato per la libertà della Catalogna. Ci hanno universalmente imposto i valori di Sodoma, anche se la stragrande maggioranza della popolazione è contraria, l'interesse per la religione si raffredda.
Avete paura della morte?
Quando il traduttore ha formulato la mia domanda, sui loro volti è apparsa un'insoddisfazione imbarazzata. Mi sono reso conto di aver chiesto qualcosa di sbagliato. Senza pensarci, apparentemente avevo toccato il loro senso catalano di dignità.
Padre, questa domanda è errata e inopportuna. Non è in relazione alla morte e alla sua paura che ci muoviamo, ma per qualcosa di molto più elevato rispetto alla paura della morte. Sì, noi abbiamo paura, ma più per i nostri genitori.
Avete mai combattuto da qualche parte, o portato armi?
Non avevamo mai combattuto prima, ma nell'anima siamo soldati, difensori! Ecco perché siamo qui e siamo fiduciosi nella vittoria, perché dov'è la giustizia, là sarà anche la vittoria!
Quando siete stati per l'ultima volta in una chiesa cattolica? Qual è il vostro atteggiamento di fede? A casa sapevate qualcosa della Chiesa ortodossa?
Non abbiamo una chiesa ortodossa in città, e non ne sapevamo nulla prima. Quando siamo stati l'ultima volta in chiesa, non lo ricordo, non siamo credenti zelanti, consideriamo i cattolici come gli ortodossi, non ci sentiamo divisi da voi. Padre, noi siamo già battezzati, non vogliamo essere battezzati una seconda volta.
La loro risposta era dovuta al fatto che la lezione con i parrocchiani della nostra chiesa era una catechesi prima del battesimo, e l'argomento era la necessità, l'importanza e il significato del battesimo. Ho spiegato ai catalani, che non volevo battezzarli. Entrare in sottigliezze teologiche circa le falsità del cattolicesimo, a questo punto non era certo opportuno. Hanno letto le verità della fede ortodossa, hanno concordato con loro.
Vi piace la nostra chiesa? Come vi sentite nel culto?
Nella chiesa sentiamo la casa della nostra anima, è tutto molto insolito, non è chiaro, ma è vicino all'anima. Per essere onesto, quando partecipavamo alle funzioni cattoliche, dove ci sono i banchi e ci si può sedere, anche dopo mezz'ora ci sentivamo affaticati, e qui stiamo in piedi (!) senza conoscere la lingua a una funzione di due ore e mezzo, come se il tempo si fosse fermato e fossero passati solo 20 minuti. (Quando celebravo la funzione, durante l'incensazione ho osservato i loro volti, che brillavano, immersi profondamente in quel che stava accadendo, e non erano visibili i segni di disagio di chi "si sposta da un piede all'altro").
Desiderate ricevere la nostra fede ortodossa come un grande dono di Dio?
Lo desideriamo, la fede è nella nostra anima e la accettiamo volentieri. Grazie! Ora siamo fratelli gli uni agli altri nella fede e nello spirito!
Ricevete questo grande dono – la Fede ortodossa. Nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito. AMEN!
I giovani catalani hanno ricevuto il sacramento della cresima con la massima riverenza.
Giovani sinceri e onesti, diretti e gentili, caldi macho alla maniera catalana, ma alla maniera ortodossa amanti della verità, nati da madri catalane, hanno fatto le loro scelte morali nella Santa Rus'!
Novorossija! Momento di verità – scelta morale, punto di contatto faccia a faccia con la verità. Novorossija! Rivalutazione dei valori della vita e costruzione di una gerarchia nell'anima con altri valori! Quando apprezziamo in un altro sorso d'acqua e un pezzo di pane, l'amore, le persone care, beni che non avevamo apprezzato, perché inclusi in una quotidianità grigia poco appariscente, abbiamo l'occasione di conoscere la verità e di viverla... erano valori transitori e deperibili, e ora sono eterni perché Dio è eterno. Novorossija! Dio è con te, perché quei miracoli che hai visto manifestati, provengono dalla destra di Dio: c'era un cuore di pietra, e ora uno di carne, era la vita dei consumatori con il culto del piacere e del guadagno materiale, e ora si sta volgendo verso Cristo! E ti porta persone di altra fede da nazioni diverse. Lottando per te, ricevono da te un dono – l'Ortodossia! Ora includi anche coloro che sono lontani da te, che non hanno mai nemmeno messo piede sul tuo suolo, ma il loro cuore sospira con te. Novorossija! Hai bevuto il calice dell'ira, ma ogni tuo bambino ucciso – è nelle mani del Signore, e ogni tua lacrima è contata dagli angeli, nessuna sarà stata niente invano! Ti amiamo bene e il nostro cuore è con te, Novorossija! La Santa Rus' si risveglia per mezzo tuo!
Arciprete Oleg Trofimov, dottore in teologia, maestro in studi religiosi e filosofici.

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