venerdì 14 dicembre 2012

Dalla Chiesa Ortodossa Russa

In ricordo del Patriarca Alessio II


Nel quarto anniversario della morte di Sua Santità il Patriarca Alessio II, il 5 dicembre 2012, si è tenuta a Mosca una cerimonia commemorativa presso la sua tomba, nella cappella dell’Annunciazione della cattedrale dell’Epifania. Il rito è stato presieduto dal Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. Col Primate della Chiesa Russa hanno concelebrato il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion di Volokolamsk, il primo vicario di Sua Santità a Mosca, arcivescovo Arsenij di Istra, il presidente del comitato per l’istruzione della Chiesa Ortodossa Russa, arcivescovo Evgenij di Verej, il rettore delle scuole teologiche di San Pietroburgo, vescovo Amvrosij di Gatchina, il vescovo Markell di Peterhof, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il vescovo Ieronim (Chernyshev), il vicario del monastero stravropigiale Novospassky vescovo Savva di Voskresensk, il rettore della cattedrale dell’Epifania, arciprete Matfej Stadnjuk, il segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca, arciprete Vladimir Divakov, il sacerdote anziano della cattedrale di Cristo Salvatore, arciprete Mikhail Rjazantsev, i due vice presidenti del Dipartimento per le relazioni esterne, arciprete Nikolaj Balashov e igumeno Filaret (Bulekov), i decani di Mosca, le madri superiori dei monasteri Mosca, il clero metropolitano.
Al termine del servizio, Sua Santità il Patriarca Kirill ha rivolto ai presenti un breve discorso:

“Oggi commemoriamo il quarto anniversario della morte di Sua Santità Alessio, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, di venerata memoria.
Gli anni passano in fretta e un tempo ormai lungo ci separa da questo evento, se pensiamo ai problemi dell’epoca, alle difficoltà, alle esperienze. E diventano più chiare le circostanze di questo tempo, ci si rende conto che ogni epoca ha avuto i suoi dolori, le sue difficoltà, le sue esperienze. Tutto ciò che riguarda la Chiesa e il popolo è direttamente correlato al Primate della Chiesa, il Patriarca. E sappiamo come il defunto Patriarca prendesse a cuore le gioie e i dolori del nostro popolo, le gioie e le difficoltà che riguardavano la nostra Chiesa.
Il Signore lo ha chiamato al ministero Primaziale nel momento in cui la nostra Chiesa era stata liberata dalla prigionia, una prigionia durata più di 70 anni; quando la Chiesa divenne libera; quando per la Chiesa ci furono nuove opportunità per organizzare la propria vita e interagire con il mondo circostante. È stato un momento di decisioni epocali, nel rispetto della tradizione che per la Chiesa è sempre stata importante, e lo sarà anche per gli anni a venire.
Ricordiamo Sua Santità il Patriarca Alessio in momenti importanti, come la consacrazione della cattedrale di Cristo Salvatore, la consacrazione della chiesa di Nostra Signora di Kazan sulla Piazza Rossa, l’arrivo a Mosca dell’icona della Madonna di Tikhvin. Si possono elencare molti eventi, associati alla rinascita della vita dei monasteri, al sorgere di nuove chiese e edifici ecclesiastici.
Pertanto, preghiamo il Signore per il riposo dell’anima del Suo venerabile servo, Sua Santità il Patriarca Alessio, ringraziandolo per tutte le cose che ha fatto e che sotto la sua guida la nostra Chiesa ha realizzato. Conserviamo sempre vivo il ricordo di Sua Santità il Patriarca nei nostri cuori. Facciamo in modo che questo nostro ricordo sia sempre accompagnato dalla preghiera al Signore, perché accolga l’anima del Suo servo nel Regno dei Cieli. Amìn”.


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