sabato 27 ottobre 2012

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L'ANTICRISTO


Molte sono le persone che chiedono informazioni su questo argomento e vogliono conoscere di più sull’Anticristo e la sua venuta. Le risposte alle loro domande si trovano nella Bibbia e in particolare nelle lettere di san Giovanni, dell'apostolo Paolo e nell'Apocalisse di Giovanni, come in tutta la pastorale della Chiesa.
S. Giovanni Evangelista nella sua prima lettera parla della venuta dell'Anticristo e della funzione degli anticristi e scrive ai cristiani che si avvicina il tempo. In particolare egli scrive: " Fanciulli, è l'ultima ora. E, come avete udito, l'Anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l'ultima ora." (Gv, 2, 18).
Nell'interpretazione di s. Nicodemo del Monte Athos oltre all’Anticristo, che apparirà verso la fine del mondo e vicino alla seconda venuta di Cristo, ci saranno numerosi anticristi che anticiperanno l'opera dell'Anticristo, in ogni tempo. Essi sono i precursori, gli anticipatori di colui che è chiamato Anticristo". Come prima della venuta di Cristo Dio mandò i profeti, così prima della venuta dell'Anticristo vengono mandati i suoi precursori, i falsi profeti.
Così, secondo i Padri, anticristi sono chiamati coloro che sostengono e difendono "la dottrina infame dell'Anticristo". È per questo che l'Apostolo Giovanni nel versetto successivo dice: " Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri." (Gv . 2, 19). Parla di coloro che avendo conosciuto la verità, la rivelazione del Regno celeste e la via che conduce a Dio, ma essendo servi e schiavi dei piaceri terreni, non riuscivano a capire "i beni celesti, la bellezza, la beatitudine, e la gioia indicibile del tempo nuovo ", secondo san Nicodemo l'Athonita. Così sono tornati alla vita dell’apostasia "e non hanno voluto diventare amanti della cittadinanza di Cristo."
Pertanto, prima della venuta dell'Anticristo, appaiono suoi precursori, come gli eretici che promuovono le varie forme di eresia, ma anche i “cristiani”, cioè coloro che invece di vivere in Cristo con cuore puro nella vera fede, vivono preda delle passioni e del peccato, una vita lontano dalla vera fede in Dio.
Ma il Vangelo di Giovanni non si limita a parlare dell'Anticristo e dei suoi precursori ma parla anche di come affrontare l'Anticristo e i suoi precursori. Quindi, subito dopo il versetto precedente si legge: " Ma voi avete l'unzione dal Santo e conoscete ogni cosa. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna proviene dalla verità." (Gv 2, 20). Vale a dire, i cristiani hanno ricevuto il santo Crisma da Dio per saper distinguere le azioni dell'Anticristo e l'Anticristo stesso dalle azioni di Cristo e del popolo di Cristo. Questo non si impara dai libri, ma dalla Grazia che risiede nel cuore e insegna.
Ancora una volta san Nicodemo della Santa Montagna interpreta questo passo e scrive: " Avete ricevuto la Grazia e le energie del santo Spirito nei vostri cuori per mezzo del Santo Sovrano che è Cristo" E continua: "la Grazia e le energie del santo Spirito le ricevono i cristiani attraverso il santo battesimo, e anche attraverso l'unzione con il santo miro e forse per questo l’unzione con il santo Crisma si chiama anche sigillo della grazia del santo Spirito '".
Poi, nello stesso capitolo, Giovanni Evangelista scrive che grazie al dono dello Spirito si impara a distinguere il vero e il falso. Egli scrive: " Ma voi avete l'unzione dal Santo e conoscete ogni cosa. Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna proviene dalla verità." E continua indicando chi è il menzognero: “Chi è il menzognero, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre. Quanto a voi dunque, dimori in voi ciò che avete udito dal principio; se ciò che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. Vi ho scritto queste cose riguardo a coloro che cercano di sedurvi. Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma, come la sua unzione v'insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato. Ora dunque, figlioletti, dimorate in lui affinché, quando egli apparirà, noi possiamo avere fiducia e alla sua venuta non veniamo svergognati davanti a Lui.”
Nell'interpretazione di san Nicodemo, dove utilizza i testi dei Padri, scrive: "Come e in che modo" rimane invariato nell'uomo il dono dello Spirito? Quando l'uomo rimane saldo nell’insegnamento del Dio incarnato, non solo con la ragione, ma in modo esistenziale.
Coloro che vivono in Cristo sanno distinguere i veri profeti dai falsi profeti e Cristo dall'Anticristo solo con l'attivazione della Confermazione, che hanno ricevuto da Dio e agisce nel loro cuore.
Riguardo a questo l'apostolo Paolo, in particolare nella sua lettera ai Corinzi scrive: " Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti è Dio, il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori. " (II Cor 1, 21-22). Qui chiaramente è dimostrato che Dio è colui che dà il sigillo ai cristiani, è Dio stesso che compie il mistero. Il Crisma si identifica con il sigillo e questo viene da Dio, che dà ai nostri cuori il fidanzamento con lo Spirito .
Su colui che ha ricevuto il sigillo dello Spirito, è stato scritto il nome di Cristo. Riguardo a questo scrive l'apostolo Giovanni nella sua rivelazione: " Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente, e gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: «Non danneggiate la terra né il mare né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte i servi del nostro Dio». Quindi udii il numero di quelli che erano stati segnati: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d'Israele. "(Apocalisse 7, 2-4). Qui si legge chiaramente che l'angelo che aveva "il sigillo del Dio vivente" ha sigillato i servi di Dio sulla fronte.
E ancora: " Poi vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte di Sion, e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti. "( Apocalisse, 1). Cioè, i salvati che stanno con l'Agnello - Cristo, avevano il nome di Cristo e del suo Padre scritto sulle loro fronti. E "Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti ai quattro esseri viventi e davanti agli anziani; e nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila, i quali sono stati riscattati dalla terra”. Di conseguenza, il sigillo dei cristiani in nome di Cristo e suo Padre è collegato con il "canto nuovo", che è la preghiera di Gesù e che gli uomini che non sono di Cristo non conoscono nè possono imparare.
Tutto questo significa che attraverso il mistero – sacramento - della santa Unzione, che è unito con il mistero del santo Battesimo, abbiamo ricevuto il dono del santo Spirito nel nostro cuore quando il sacerdote ha detto "dono sigillo del santo Spirito, Amin" . Questa unzione del cuore agisce come illuminazione, come fonte di ispirazione, come amore per Dio, come preghiera, speranza della vita eterna, come fidanzamento con lo Spirito.
Quando cadiamo e commettiamo un peccato allora il Crisma, che è nel profondo del cuore, si riattiva per mezzo del pentimento. Vale a dire, il pentimento che si manifesta come cambiamento di vita, come amore a Dio e la preghiera riattivano la Grazia del Sacro Crisma. Questa Grazia può essere attivata anche dalla preghiera continua, interiore, la preghiera del cuore, che è la "nuova dossologia", che cantano i rinati dal santo Spirito.
Ma quando l'uomo rifiuta Cristo, abbandona la Chiesa ortodossa per altre confessioni e religioni, perde il dono del santo Spirito e per ritrovarlo deve tornare alla Chiesa e ricevere l'unzione del santo Spirito nel mistero – sacramento - della Confermazione.
Pertanto non si deve solo parlare dell'Anticristo e dei suoi precursori, ma anche e soprattutto si dovrebbe aiutare i cristiani a vivere in modo cristiano attivando la grazia del Battesimo e della Confermazione, osservando i comandamenti di Cristo e la dottrina ortodossa, con il pentimento e la preghiera interiore, perché solo così saranno in grado, illuminati dalla grazia, di distinguere le azioni di Cristo dalle azioni dell'Anticristo. In caso contrario confonderanno le cose l'increate con le create o peggio crederanno che le azioni dell'Anticristo sono azioni che vengono da Cristo e viceversa.
Coloro che saranno degni di avere l’unzione dei loro cuori per mezzo dello santo Spirito e avere nei loro cuori scritto il nome dell'Agnello della rivelazione e di suo Padre eviteranno il sigillo della bestia della rivelazione e di suo padre e dei loro precursori.
Questa è l'essenza della pastorale ortodossa associata all’esicasmo monastico nella tradizione della Chiesa. Ecco perché è molto importante mantenere intatto il monachesimo ortodosso. Qualsiasi modifica dello spirito esicasta - eremita del monachesimo ortodosso faciliterà i precursori dell'Anticristo a fare molto bene il loro lavoro e a portare la gente in errore.

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