martedì 3 aprile 2012

Tipico della Domenica delle Palme a cura dell'Igumeno Padre Andrea


Domenica delle Palme, 8 aprile 2012
26 marzo / 8 aprile          DOMENICA
VECCHIO CALENDARIO/ NUOVO CALENDARIO

Domenica 6°, delle palme.  L’INGRESSO DEL SIGNORE A GERUSALEMME.  Chiusura della festa dell’Annunciazione della Santissima Madre di Dio.  Sinassi dell’arcangelo Gabriele.  Della mart. Parasceva (1938).  Dei martt. Batusio e Berco presbiteri, Arpiala monaco, dei laici Abiboﺣﺒﻴﺐ) ), Agno, Reaso, Igatraxo, Iscojo, Sila, Sigitso, Sonirilo, Suimblo, Termo, Fillo e martt. Anna, Alla, Larisa, Moico, Mamica, Wirco, Animaisa (Animaida), Gaata, regina dei Goti, e Duclida (c. 375).  Del ven. Malco il Siro (IV).  Del ven. Basilio il Nuovo (c. 944).   

Nota.  Se cade la festa patronale del tempio nella Settimana della Passione fino al Grande Venerdì, è trasferita a Domenica delle Palme, ma se cade venerdì o sabato della Settimana della Passione, oppure il giorno stesso di Pasqua, allora è trasferita a lunedì oppure martedì della Settimana Luminosa (vedi Tipico, capitoli delle feste patronali 45 e 46).   

L’ufficiatura è celebrata della festa soltanto (secondo il Triodio).

Nota.  Le ufficiature della chiusura della festa dell’Annunciazione e dell’Arcangelo Gabriele sono trasferite da Domenica delle Palme alla grande compieta martedì sera della 6° settimana del Grande Digiuno (vedi 22 marzo).  “Se cade la chiusura dell’Annunciazione della Santissima Madre di Dio il sabato di Lazzaro, oppure Domenica delle Palme, oppure uno dei giorni della Settimana della Passione, oppure di quella Luminosa, allora non c’è la chiusura dell’Annunciazione, e le stichire e il canone della dopofesta e dell’Arcangelo sono cantati alla compieta nei giorni precedenti della sesta settimana” (Tipico, 26 marzo, “Decreto sulla chiusura dell’Annunciazione della Santissima Madre di Dio”).    

Nota.  I canti della risurrezione (inclusi “Il coro degli angeli…” e “Avendo visto la risurrezione di Cristo…” al mattutino) non sono cantati.

Colore liturgico:  L’uso più antico è il bianco, per una festa del Signore.  Più recentemente è prevalso l’uso del verde (per i rami degli alberi).

Alle ore:  il tropario della festa, tono 1°: “Per confermare la fede nella comune risurrezione…” (Ant II p. 927). 
“Gloria” – altro tropario della festa, tono 4°:  “Consepolti con te per il battesimo…” (Ant II p. 927). 
Condacio della festa, tono 6°:  “In cielo assiso in trono…” (Ant II p. 933).

Nota:   “All’ora 1° il tropario:  Per confermare la fede nella comune risurrezione, Gloria:  Consepolti con te per il battesimo….  E ora, il teotochio delle ore.  Dopo il trisagio il condacio della festa:  In cielo assiso in trono… e il resto, e il congedo finale.  Così anche alle altre ore.  E si fa la litià fuori del monastero” (Tipico, cap. 49, “Sabato delle Palme la sera”).

Benedizione delle palme:  Salmo 50.  Durante il salmo 50, “il sacerdote prende l’incensiere e incensa in forma di croce” le palme preparate prima.  Il diacono:  “Preghiamo il Signore”.  Coro:  “Signore, pietà”.  Il sacerdote legge la preghiera per la benedizione delle palme:  “Signore Dio nostro, che siedi sui cherubini, che hai stabilito la potenza del tuo Figlio, nostro Signore Gesù Cristo, perché salvasse il mondo con la Croce, la sepoltura e la sua risurrezione, che ora, venuto a Gerusalemme per la sua volontaria passione, la gente che era assisa nell’oscurità e nell’ombra della morte incontrò, prendendo simboli della risurrezione, rami di alberi e palme per significare la risurrezione;  tu stesso, Sovrano, conserva anche noi che, in imitazione di costoro, in questo giorno di prefesta portiamo palme e rami di alberi nelle mani, e custodiscici, affinché, come quei popoli e fanciulli ti offrirono il canto di ‘Osanna’, anche noi parimente possiamo, in canti e inni spirituali, giungere alla risurrezione vivificante e triduana, nell’istesso Cristo Gesù nostro Signore, con il quale sei benedetto, con il santissimo, buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.  Amen.”  Dopo la preghiera, il sacerdote asperge le palme con l’acqua santa, pronunciando le parole:  “Queste palme sono benedette con l’aspersione di quest’acqua benedetta, nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito.  Amen” (tre volte).  Poi, all’unzione del mattutino, le distribuisce al popolo. 

Liturgia di San Giovanni Crisostomo.
Alla proscomidia si preparano tre Agnelli – per lunedì, martedì e mercoledì della Settimana della Passione.

Le antifone della festa.   

Antifona 1°, salmo 114, tono 2°.

Versetto 1:  Ho amato, perché il Signore ascolta la voce della mia supplica.
Ritornello:  Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.
Versetto 2:  Perché ha chinato verso di me il suo orecchio e nei miei giorni lo invocherò.
Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.
Versetto 3:  Mi hanno stretto doglie di morte, pericoli d’inferno mi hanno colto.
Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.
 Versetto 4:  Tribolazione e dolore ho trovato e ho invocato il nome del Signore.
Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.
Gloria, e ora.
Per le preghiere della Madre di Dio, Salvatore, salvaci.

Antifona 2°, salmo 115, stesso tono.

Versetto 1:  Ho creduto, perciò ho parlato; ma io sono stato umiliato molto.
Salva, Figlio di Dio, che ti sei seduto sul puledro, noi che ti cantiamo, Alleluia.
Versetto 2:  Che cosa renderò al Signore per tutto ciò che mi ha dato?
Salva, Figlio di Dio, che ti sei assiso sul puledro, noi che ti cantiamo, Alleluia.
Versetto 3:  Prenderò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore.
Salva, Figlio di Dio, che ti sei assiso sul puledro, noi che ti cantiamo, Alleluia.
Versetto 4:  Renderò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo.
Salva, Figlio di Dio, che ti sei assiso sul puledro, noi che ti cantiamo, Alleluia.
Gloria, e ora.  Figlio unigenito e Verbo di Dio….

Antifona 3°, salmo 117, tono 1°:

Versetto 1°:  Celebrate il Signore perché è buono, perché in eterno è la sua misericordia.
                                 Tropario:  Per confermare la fede nella comune risurrezione,* prima della tua passione,* hai risuscitato Lazzaro dai morti, o Cristo Dio.*  Noi dunque, come i fanciulli, portando i simboli della vittoria* gridiamo a te, vincitore della morte:*  Osanna nel più alto dei cieli,**  Benedetto è colui che viene nel nome del Signore.
Versetto 2°:  Lo dica la casa di Israele che è buono, che in eterno è la sua misericordia.
                                 Tropario:  Per confermare la fede nella comune risurrezione,*…
Versetto 3°:  Lo dica la casa di Aronne che è buono, che in eterno è la sua misericordia.
                                 Tropario:  Per confermare la fede nella comune risurrezione,*…
Versetto 4°:  Lo dicano quanti temono il Signore che è buono, che in eterno è la sua misericordia.
            Tropario:  Per confermare la fede nella comune risurrezione,*…
                    
                     Introito:  Benedetto è colui che viene nel nome del Signore, vi abbiamo benedetti dalla casa del Signore.  Il Signore è Dio e si è manifestato a noi.
Nota.  Prima di annunciare l’introito, bisogna dire “Sapienza, in piedi” (vedi la nota al 6 gennaio).

E subito il coro:  Per confermare la fede nella comune risurrezione,*…
        Gloria, Tropario, tono 4°:  Consepolti con te per il battesimo,* o Cristo Dio nostro,* per la tua risurrezione siamo stati resi degni* della vita immortale,* e inneggiando acclamiamo:* Osanna nel più alto dei cieli,** benedetto è colui che viene nel nome del Signore.
        E ora….  Condacio, tono 6°:  In cielo assiso in trono,* in terra sull’asinello,* o Cristo Dio, hai accolto la lode degli angeli* e l’acclamazione dei fanciulli* che a te gridavano:* Benedetto sei tu che vieni** a richiamare Adamo dall’esilio.
       
        Poi, il trisagio. 

Prochimeno, Apostolo, alleluia, Vangelo, inno invece di “È veramente degno…” e comunione – della festa.

Prochimeno, tono 4°:  Benedetto è colui che viene nel nome del Signore.*  Il Signore è Dio e si è manifestato a noi.
Versetto:  Celebrate il Signore perché è buono, perché in eterno è la sua misericordia.

Apostolo:  Filipp. § 247 = 4:4-9.

Alleluia, tono 1°:  Cantate al Signore un canto nuovo, poiché meraviglie fece il Signore.
Versetto:  Videro tutti i confini della terra la salvezza del nostro Dio.

Vangelo:  Giov. § 41 = 12:1-8
       
        Invece di È veramente degno…, cantiamo l’irmo 9° del canone della festa, tono 4°: 
        Il Signore è Dio e si è manifestato a noi:* preparate la festa ed esultanti venite:* magnifichiamo il Cristo con palme e rami cantando l’inno:** Benedetto è colui che viene nel nome del Signore, nostro Salvatore.

        Versetto della comunione:  Benedetto è colui che viene nel nome del Signore.  Il Signore è Dio e si è manifestato a noi. Alleluia, x3.

        Dopo “Salva, o Dio, il tuo popolo…”, cantiamo:  “Abbiamo visto la vera luce…”.

            Congedo alla fine della Liturgia – come al mattutino:  Colui che volle cavalcare il puledro di una asina per la nostra salvezza, Cristo nostro vero Dio, per le preghiere della sua purissima Madre: (alla Liturgia anche:  del nostro padre fra i santi Giovanni, arcivescovo di Costantinopoli, il Crisostomo), e di tutti i santi, abbia pietà di noi e ci salvi, poiché è buono e amico degli uomini.

Nessun commento: