giovedì 12 maggio 2011

Questo era un pensiero personale ad un Link su Facebook riguardante la problematica tra il Patriarca Ortodosso di Gerusalemme ed il Patriarca di Bucarest. Solo che dopo l'inserimento del mio pensiero questo link è stato cancellato, ma avendo salvato il mio pensiero lo ripropongo sul mio Blog perchè tutti lo possano leggere e commentare.


Scusate tanto....: ma desidererei sapere da tutti quanti, anche a costo di passare per il solito rompi  anima, dove è finito lo spirito fraterno tra gli ortodossi delle varie giurisdizioni, dove è finito l'amore che esisteva una volta tra gli ortodossi specialmente quando la nostra Chiesa era sballottata dal mare in tempesta delle persecuzioni, dove è finita l'unità tra i Patriarchi ? ? ?????    Da quando si sono aperte le frontiere, specialmente in Italia, ed i flussi di pellegrini si sono stabiliti nella nostra nazione come lavoratori, ogni giurisdizione ortodossa sembra che abbia dichiarato guerra alla sorella ortodossa; pur di sembrare più amica e sorella verso la chiesa latina e verso il papa, pur di ottenere in comodato chiese non officiate dai vescovi latini. Le varie giurisdizioni hanno fatto e fanno a gara  a chi sa genuflettersi e  quindi mortificarsi più degli altri verso Roma ed il suo capo, hanno paura che i loro fedeli, abituati nelle loro nazioni alle immense cattedrali, possano abbandonare la loro chiesa ed i loro parroci perché a mala pena sono riusciti a trovare per la Divina Liturgia una Catacomba in cui celebrare. Allora invece di spiegare ai propri fedeli che non è il luogo che rende meno o più bella una liturgia, ma come e con quanto amore verso Cristo questa viene officiata, si vendono alla chiesa latina e vendendosi perdono anche quelle prerogative di libertà di espressione, che la Santa Fede Ortodossa ci ha abituati ad esprimere senza nessun bavaglio. E giustamente se a noi ci hanno insegnato che dopo lo Scisma del 1054, la Chiesa d’Oriente è rimasta quella che il Signore Gesù ha consegnato ai suoi Discepoli ed Apostoli quindi ha mantenuto nei secoli la Verità del Primo Cristianesimo, mentre Roma ha deviato con eresie sopra eresie, se fino a ieri abbiamo sostenuto le devianze del papato, oggi, tutto ad un tratto la nostra bocca si è chiusa in un silenzio impressionante, anzi abbiamo fatto, per non dire, facciamo a gara a chi salameleccando meglio cerchiamo di ottenere più degli altri, vendendo così la nostra dignità ortodossa.
Sembra carissimi fratelli che ci stiamo dimenticando delle avversità subite nel passato da parte della chiesa di Roma, ci stiamo dimenticando della guerra intrapresa contro di noi dalla invenzione dell’Uniatismo esasperato, pur di dimostrare che anche Roma aveva nel suo seno gli “ortodossi”, e nel sud Italia hanno pianto le conseguenze le popolazioni Italo-albanesi, annesse senza mezzi termini, con la forza e con l’inganno al papato. Ora abbandonato l’uniatismo che sembra non abbia prodotto i frutti sperati, ci propinano l’Ecumenismo, un’altra eresia che serve solo alla chiesa di Roma per allargare i suoi orizzonti di potere. Ed ecco che gli ortodossi ci cascano come tante pere mature, fanno a gara a chi sa vendersi meglio pur di sembrare amico o fratello del potente patriarcato d’oriente franco-latino, potente economicamente, ma spiritualmente facente acqua da tutte le parti.
Tutti i nostri Patriarcati cercano di essere i primi nelle varie adunanze ecumenico-plurireligiose, dove il sacro si mischia con il profano e dove l’unica Religione rivelata si mischia con religioni material-filosofiche, non appartenenti alla cristianità.  Dopo varie assemblee tra latini  ed ortodossi, ancora non si riesce a levare un ragno dal buco circa il ruolo del papa nella cristianità. Ma tutti sanno quale è stato nei secoli il ruolo del vescovo di Roma: Patriarca d’Occidente ed uguale tra uguali. Basta che Roma accetti il suo ruolo, quello del primo millennio e si sbarazzi dei primati e delle infallibilità e tutto potrà tornare come Cristo ha voluto che la sua Chiesa fosse strutturata.
Tornando a noi, è tempo che i nostri vescovi, i nostri preti, la smettano di assecondare così palesemente, pur di avere una chiesa in comodato, ciò che fino a ieri venivano chiamate eresie, e che ora con un colpo di spugna, sono diventate stupidaggini che soltanto qualcuno si ostina a perseguire.
Se la Chiesa Ortodossa, con il suo clero, continuerà a inchinarsi a dismisura, allora una sola cosa le resta da attuare: abbandonare la Retta Fede e Unirsi a Roma, senza se e senza ma.
Ma se il clero ortodosso con i suoi fedeli ha ancora un barlume di lucidità, si riappropri della Verità e ritorni ad essere la Vera ed Unica Fede del Signore Nostro Gesù Cristo morto e risorto per noi.

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