martedì 26 aprile 2011

Dal sito amico: Eleousa .net

Ucraina - In memoria delle vittime di Chernobyl

Kiev - La notte del 26 aprile 2011 Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kyrill ha tenuto una litania per le vittime della centrale nucleare di Chernobyl, nei pressi del memoriale degli "Eroi di Chernobyl" nel complesso del tempio dell'Arcangelo Michele a Kiev.
Presso l'ingresso principale del complesso del tempio, Sua Santità si è incontrato con il metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Vladimir, il primo ministro dell'Ucraina NJ Azarov, il capo dell'amministrazione statale della città di Kiev AP Popov, i membri del Gabinetto dei Ministri dell'Ucraina.
Il Patriarca Kyrill, gli statisti d’Ucraina, i membri della delegazione della chiesa che accompagnano Sua Santità durante il viaggio in Ucraina, gli alti prelati e il clero della Chiesa Ortodossa Ucraina hanno preso parte al corteo funebre al monumento "Eroi di Chernobyl", in cui un gruppo di operatori del soccorso ha collocato due corone di fiori.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha fatto una litania dolente per i morti.
Dopo il servizio, Sua Santità, Sua Beatitudine il metropolita Volodymyr, NY Azarov e A.P Popov hanno deposto fiori presso il monumento.
Quindi Sua Santità si è rivolto al pubblico con la parola primaziale: "Sono passati 25 anni da quel terribile momento quando nel silenzio della notte ci fu un'esplosione, che ha scoperto il grembo mortale di un reattore nucleare. Il mondo non conosce una catastrofe simile in tempo di pace, come quella che è successa a Chernobyl. Gli scienziati dicono che i danni provocati alle persone e all'ambiente è pari al danno di 500 bombe sganciate su Hiroshima. Ed è difficile dire come potrebbe finire questa terribile catastrofe, se non attraverso le persone, comprese quelle i cui nomi sono oggi ricordati nella preghiera. Non sono più con noi - sono nell'eternità, sono da Dio.
La morte è la porta verso l'eternità. La gente ha paura di aprire quella porta, perché la vita umana, la vita terrena, la vita fisica è collegata con il mondo. Ma ognuno deve passare attraverso questa porta, perché senza passare attraverso la porta della morte non c’è l’eternità. E dopo aver attraversato la porta, un uomo compare davanti a Dio.
Perché alcuni di noi dicono che la loro memoria è viva, mentre altre sono dimenticare in fretta? E’ viva la memoria di coloro che lasciano una luce nella vita delle persone che continuano a vivere. Questa luce è associata al fatto che il defunto ha fatto qualcosa di importante per le persone. E la luce che lascia è quello che la sua anima, la sua vita hanno dato al prossimo (Gv 15, 13). I vigili del fuoco, i liquidatori, e tutti coloro che hanno sofferto la terribile esplosione di Chernobyl hanno lasciato una luce nella nostra vita. Vale a dire, coloro i cui nomi oggi ricordiamo nella preghiera, il sacrificio della loro vita ci ha permesso di vivere, ci ha protetto dal ventre di fuoco del reattore esploso.
25 anni sono pochi. Ma il fatto che oggi siamo qui riuniti, e ricordiamo i nomi dei defunti, è la prova del sacrificio della loro vita a Chernobyl. I loro nomi sono scritti nel libro della vita. Essi hanno dimostrato che il dono più grande che solo la persona può dare è donare la vita per gli altri. E noi ci inchiniamo di fronte alla loro memoria nella preghiera sincera e ardente per queste grandi persone.
Possa il Signore misericordioso accoglierli nella sua dimora celeste e donare a noi una vita tranquilla, per il bene di questa vita che abbiamo ricevuto con il sacrificio di Chernobyl. Eterna memoria a tutti - vigili del fuoco, liquidatori, persone conosciute e sconosciute, soldati, di cui conosciamo i nomi e ricordiamo. Sì, il Signore li accolga nella sua dimora celeste, e susciti nei nostri cuori la preghiera per la loro eterna memoria. Amen”.
All’1 e 23 minuti e 40 secondi (il tempo dell'esplosione nello stabilimento) la campana montata sulla cima della collina “Eroi di Chernobyl” ha suonato il primo dei 25 colpi che rappresentano il numero degli anni che sono trascorsi dalla tragedia.
Al termine della cerimonia, Sua Beatitudine il Metropolita Vladimir ha rivolto un breve saluto: "Grazie, Santità, per le vostre preghiere, con le quali oggi commemoriamo gli eroi di Chernobyl. Facciamo appello a Cristo risorto, che ha detto: " Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. (Gv 15,13). Noi crediamo che il Signore sia misericordioso e non ci invii più una tale prova. Chiediamo e preghiamo che il Signore dia riposo alle loro anime giuste. Cristo è risorto!".
Nel visitare la Chiesa dell’Arcangelo Michele, Sua Santità ha osservato che il 25 ° anniversario del disastro di Cernobyl ha coinciso con la Settimana Santa. Sua Santità ha donato al tempio l'Icona della risurrezione di Cristo mentre i sacerdoti hanno distribuito ai fedeli che hanno partecipato al servizio notturno piccole icone con la benedizione patriarcale, in memoria della preghiera comune.
La decisione di costruire a Kiev, sulla riva sinistra del Dnepr il tempio in onore di San Michele Arcangelo è stata presa in occasione del 1000° anniversario del cristianesimo in Russia.

(Fonte: Ufficio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia; www.patriarchia.ru)

Nessun commento: