domenica 13 marzo 2011

Dal sito: dirittodicronaca.it

Nato il primo bimbo africano di Acquaformosa


ACQUAFORMOSA – E' un giorno di festa per Acquaformosa che, venerdì sera, ha accolto con gioia la nascita del primo bambino africano, Onawi Giovanni, avuto grazie all'adesione della comunità arbëreshe al progetto Sprar 2011-2013.
Infatti, il comune “deleghistizzato”, in linea con il primo articolo del regolamento stilato, che recita: “noi non togliamo le panchine agli immigrati anzi le dotiamo di cuscini”, ha accolto diversi nuclei familiari dal 17 gennaio scorso.
«Non solo abbiamo accolto i bisognosi -ha detto il sindaco Giovanni Manoccio- ma siamo andati oltre, perché gli abbiamo dato una casa, un vitto, delle prestazioni mediche e sociali e abbiamo messo in campo tutte quelle azioni che mirano ad accogliere e successivamente ad integrare nel tessuto sociale ed economico queste persone». Un'opera che annovera fra i primi arrivi quelli di due nuclei familiari armeni di cinque persone l'uno. Ma la storia del neonato Giovanni, di origini nigeriane, ha albori molto sofferti. Infatti, papà Larry e mamma Blesing partono dalla Nigeria con il figlioletto David, oggi di due anni. La famiglia attraversa il Niger, poi il deserto quindi si imbarca per Lampedusa dove viene trasferita a Crotone. Dopo un periodo a Signano, eccola arrivare sulle montagne del Pollino ad Acquaformosa.
Qui, grazie all'associazione don Vincenzo Matrangolo che gestisce il progetto, la famiglia nigeriana ha trovato accoglienza, anche nella comunità, ed oggi, dopo la nascita del piccolo Giovanni, chiamato così in onore del sindaco Manoccio, è il presidente Cosimo Vicchio a darne il lieto annuncio.
«La venuta al mondo di Onawi Giovanni -afferma Vicchio- è stato un evento di un'emozione incredibile, l'arrivo di questo piccoletto è una speranza per tutta la nostra comunità, il primo nato ad Acquaformosa nel 2011, quindi un momento di gioia per tutti per l'arrivo di questo nostro concittadino». Dal canto suo, papà Larry ha ringraziato i membri dell'associazione ed i medici e gli infermieri del nosocomio di Castroviallri per la “professionalità e l'affetto dimostrato durante il parto”.

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