lunedì 24 gennaio 2011

Dal sito: Testimonianza ortodossa

INCONTRO DEL SIGNORE
Festività 2 Febbraio
Omelia Catechetica

Quaranta giorni dopo la nascita nella carne del Verbo di Dio, dopo che furono compiuti i giorni della purificazione di Maria, Cristo è stato offerto al Tempio, secondo la legge.
In quel giorno è stato accolto da persone mosse dallo Spirito di Dio, come l’anziano Simeone che lo prese tra le braccia, per questo motivo questa festività è chiamata YPAPANTH. La parola deriva dal verbo ypantào che significa venire incontro a un’altra persona.
Con molta emozione il giusto Simeone tiene tra le braccia il Dio bambino. Il suo cuore è pieno di gioia. Rivolge lo sguardo verso il cielo e le sue labbra si muovono con devozione per pronunciare con calore: "Ora lascia che il tuo servo, o Signore, muoia in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
L’anziano si rivolge poi alla Vergine Maria e con voce grave che caratterizza il profeta illuminato dallo Spirito di Dio rivela la volontà dell'Altissimo, e dice: "Ecco, costui è posto per la caduta e per l'innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione". Parole davvero profetiche, che la Vergine ascolta, non solo con emozione ma anche con timore reverenziale. Sono parole profetiche che predicono eventi tristi e infelici confermate dalle seguenti: " e a te una spada trafiggerà l'anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori”. Queste ultime parole della profezia annunciano la passione di Cristo, di fronte alla quale sua madre, Maria, avrebbe avuto trafitto il cuore. Ma le parole che precedono quest’ultime: "Ecco, costui è posto per la caduta e per l'innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione " avevano e hanno la loro realizzazione in ogni tempo ed epoca.
Cerchiamo di analizzare le parole della profezia:
"Segno di contraddizione". Dal momento che il Verbo di Dio si è incarnato è diventato il più importante segno di contraddizione. La sua natura e il suo insegnamento sono come una colonna torreggiante di luce che attira sicuramente l'attenzione di tutti, e invita tutti a prendere una posizione. In rapporto al proprio comportamento nei confronti di Cristo le persone si dividono in due gruppi. Tutta la storia dell'umanità, dopo la sua venuta, si sta muovendo attorno ad un asse che è Cristo. Il significato più profondo degli eventi storici di ogni tempo, non è - come alcuni, arbitrariamente, hanno sostenuto – l’abbondanza soprattutto economica, ma è l’espressione e la manifestazione del proprio atteggiamento anche dei popoli in rapporto con Cristo e la Sua legge. Questo è il "segno di contraddizione". Ci sono coloro che lo accettano e coloro che lo negano. Ci sono quelli che si mettono sotto la sua bandiera, soldati fedeli del suo regno celeste, e coloro che combattono gli ideali che ha scritto con il suo sangue e il suo sacrificio. La storia dopo la venuta di Cristo indica il movimento e il percorso dell’essere o non essere cristiano nella vita degli individui e delle società. Infatti, le persone e le famiglie che lo accettano e si conformano al suo insegnamento hanno un’evoluzione verso la "resurrezione" un’evoluzione felice nonostante le prove della vita. Al contrario, quelli che assumono un atteggiamento negativo e rifiutano di sottostare alla sua divina volontà, si evolvono in un modo che porta "alla caduta", sulle loro vie c'è rovina e calamità, e non hanno conosciuto la via della pace"(Rm 3 16-17), perché come ha detto molti secoli prima il Profeta: "coloro che allontanano se stessi da Dio si perdono”. (Sal OB-27). Anche la società e le nazioni possono andare o verso la resurrezione o verso la caduta, secondo se seguono prevalentemente l'insegnamento cristiano oppure se hanno un spirito anti-cristiano. E ' incontestabile la profezia che il Signore Gesù Cristo "è per la caduta e per l'innalzamento di molti .. ".
Già durante la vita terrena di Cristo il suo insegnamento e la sua natura sono stati "segno di contraddizione" avendo doppio significato. Anche i discepoli si domandarono: «Chi è dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?». (Marco d 41). E il Signore stesso chiese «Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?».(Mt XVI 13). Ed essi dissero: «Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti».
Egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?».
E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
Da allora, attraverso i secoli e le generazioni, tutte le persone si trovano di fronte a questa domanda: " Chi è dunque costui?"
Molte persone di fronte a questa domanda rispondono inchinandosi al Dio-Uomo e obbediscono alla volontà divina. Saggi e semplici si mettono sotto la bandiera del Signore guidati dal suo Evangelo, professando la loro fede in Lui. Ma ci sono altri che lo considerano semplicemente come una magnifica persona e sollevano seri dubbi in relazione alla sua Divinità.
Ma il Signore non è solo nella fede "segno di contraddizione", ma lo è anche in campo morale, infatti nel vangelo di Giovani è scritto (Gv 7 43):”Ci fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui”. Perché il Signore non si è presentato solo come insegnante, ma ci chiede anche di adeguare la nostra vita secondo i suoi insegnamenti. Quindi le persone si dividono. Da una parte sono coloro che comprendono che il suo insegnamento è il più alto insegnamento morale e l’accettano adeguando il loro modo di vivere ripetendo le parole di Pietro: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna”.
Dall’altra parte ci sono coloro che dicono: «Questo parlare è duro, chi lo può capire?». (Giovanni 6 60). Per loro l’insegnamento del Signore è duro sia d’ascoltare e da accettare e cosi si allontanano dalla via divina.
Ma, mentre il Signore si presenta come un "segno di contraddizione" ed " è posto per la caduta e per l'innalzamento di molti", in rapporto all'atteggiamento di ciascuno, rimane la realtà che ogni persona prenderà una posizione: con Cristo o contro Cristo. Ci sono anche coloro che immagino, illudendosi, di prendere un atteggiamento che è indifferente, né di accettare con fervore la fede cristiana ma neanche di contrastarla dimenticando le parole del Signore: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde”. (Matteo l-30. Coloro che sembrano essere indifferenti e neutrali, in realtà sono contro il suo insegnamento. Sono colpevoli ed alleati del male, costoro rinnegando il Signore e la sua volontà. Purtroppo la maggioranza della gente sono di fronte a Cristo né caldi né freddi. Sono tiepidi dimenticando le parole dell’apocalisse: “Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca”. (Apocalisse 3 16), affermando che il Signore ci vuole ferventi sostenitori del suo insegnamento dedicando a lui ogni sforzo e volontà per vivere una vita ad imitazione di Cristo. I tiepidi nella fede sono alleati con il male.
Diventiamo dunque discepoli e figli di Dio in Gesù Cristo cercando di avere una vita a sua imitazione una vita di pentimento per poter dire anche noi con l’animo sereno: «Ora, Signore, lascia che il tuo servo muoia in pace secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».

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