mercoledì 25 agosto 2010

Fino a quanto e fino a quando,o Signore, dovrò spiegare da quale parte sta la Verità ????


Quindi lei, caro Giovanni, è un sacerdote del Patriarcato di Mosca in Calabria con una chiesa russa ad Acquaformosa...ma che c'entra con noi Arbereshe? tuttalpiù dovremmo passare con la Chiesa Ortodossa Greca, se questa fosse credibile in Italia, ma visto quello che è successo con ex sacerdoti uniati (Arduino e Demetrio) ci viene solo da piangere. Ma i russi con noi non c'entrano proprio nioente e neanche lei credo che ci azzecca tanto. Ha studiato il russo? è una lingua molto difficile? io sono stato 3 anni a Mosca e la conosco perfettamente, lei non mi pare tanto avezzo a questo, A studiato liturgia slava e paleoslava? da quello che ho sentito dai suoi fedeli non mi sembra. Noi arbereshe siamo e rimarremo fedeli cristiani di rito greco-bizantino, così come hanno fatto Papàs Zepa Ferrari, Papàs Vincenzo Matrangolo, Papàs Giovanni Capparelli, ecc.. lei si crede più sapiente o più illuminato di questi nostri padri? quindi la smetta di offendere la loro memoria e di cercare di pilotare gli arbershe in direzioni totalmente sbagliate o fuori luogo. Grazie tante!!!
martedì, 24 agosto, 2010


Risposta:

Non solo ad Acquaformosa, ma anche a Castrovillari e ovunque c'è bisogno di un prete ORTODOSSO, a prescindere la mia appartenenza giuridica. L’ortodossia non è russa, non è  greca, o romena o costantinopolitana, è ORTODOSSA PUNTO E BASTA. Ed ovunque c’è bisogno di una presenza ortodossa e di un prete ortodosso lì ci sono io. Io ai fratelli Arbëreshë, non offro la giurisdizione di appartenenza, sarebbe follia, ma essendo anche io Arbëreshë,  ( e senza vantarmi più di tanto: ma che Arbëresh) spiego a te ed a tutti gli altri fratelli la Verità storica dei nostri patimenti causati dal papismo e dalla latinizzazione forzata. Non avendo argomentazioni sostenibili, continuate a perseguitarmi circa la mia appartenenza al Patriarcato di Mosca:
Ebbene cosa centra Roma, il Vaticano, il Papa, il Filioque, il vicario, l’infallibilità ecc. ecc. con la nostra popolazione che fino al 1564 era governata da Vescovi ortodossi i quali ordinavano i preti dei nostri paesi??????
Vedi caro fratello anonimo, mentre io sono del tuo stesso sangue, mentre io parlo la tua stessa lingua, mentre io celebro insieme a te il nostro eroe Skanderbeg, mentre io ho come te, d’altronde, le stesse radici storico-culturali-religiose, mentre insieme a te canto: Mojë e bukura Morè, mentre insieme a te canto Kristos Anesti  (io lo faccio in italiano, affinché tutti possano comprendere ciò che si canta), mentre io, Gloria a Dio, sono ritornato a respirare la Fede dei Nostri Padri che ci hanno traghettato in Italia, TU cosa fai, ti inchini ancora a coloro che dal punto di vista non soltanto materiale ed economico, ma principalmente religioso, ci hanno fatto patire le pene dell’inferno. I nostri Padri gridavano: “Derk e LITI mos i këllit më shpi ……..”. E non penso che lo gridavano perché stando tutto il giorno a panza in su, non sapendo come passare il tempo si accanivano contro i poveri LITIRI. Solo coloro, che ora si stanno rivoltando nella tomba, ci potrebbero enunciare le malefatte subite, i patimenti ricevuti, le sofferenze ed i dolori incassati, solo loro vedendovi in questo stato confusionale e subalterno, saprebbero come comportarsi nei vostri confronti.
Ricordati caro anonimo, che i nostri Santi Preti, proibivano ai fratelli Arbëreshë di recarsi nelle chiese latine, pena la scomunica; e nello stesso tempo proibivano ai preti latini di avvicinarsi nelle nostre chiese. Se lo facevano io credo che un motivo ci doveva pur essere, e non che fossero tutti pazzi.
Negli anni ’60, non conosco la tua età, i nostri paeselli furono letteralmente invasi dai monaci passionisti, inviati dal vaticano, per spiegarci la teologia, come se noi fossimo tutti eretici, ed in quel periodo ci hanno inondato di santini latini, di cui noi non sapevamo neanche la loro esistenza. Ed i nostri preti, poveracci, ancora una volta hanno dovuto subire le angherie papaline. I latini hanno cercato e cercano di farci comprendere che la Verità è tutta dalle parti di Roma, dall’altra parte solo menzogne, e per inciso, mi dispiace immensamente quando vedo che i nostri Patriarchi cercano in tutti i modi di accattivarsi le simpatie di chi non vuole più farsi chiamare Patriarca d’Oriente.
Solo se qualcuno da lassù potesse fare ritorno, forse allora, FORSE, da parte degli Arbëreshë ci sarebbe una presa di coscienza e non si griderebbe che noi abbiamo il Rito greco-bizantino, ma il rito greco-bizantino, certamente è il Rito delle popolazioni ORTODOSSE, a prescindere dalla loro appartenenza giuridico patriarcale. Quando uno annuncia la sua apparteneza a questo rito, annuncia la sua appartenenza all’ortodossia e non al papismo. Tornando a quello che tu sostieni circa i Padri menzionati, in una riunione ad Acquaformosa, davanti a tutti i presenti, vescovo, preti e laici, Padre Matrangolo, mio cugino e paesano, gridò: “Non siamo né carne né pesce……”.
E poi, mai mi sognerei di credermi più sapiente e più illuminato delle persone su menzionate. Io purtroppo ho soltanto un misero Diploma Magistrale da esibire, non ho lauree da poter buttare su un tavolo per pavoneggiarmi; ma una di una cosa mi posso vantare e pavoneggiare, insieme ai confratelli nell’ortodossia Alduino e Demetrio, e lo gridiamo forte forte perché tutti ascoltino: aver abbandonato l’eresia ed essere ritornati alla Vera e Santa Fede dei nostri Avi.
Tutto questo tu non lo puoi fare e non so se lo potrai capire, grida quanto vuoi, ma resterai sempre uno di quelli che si sono uniti, e noi in albanese a queste persone diciamo: U kuqartin, si sono accoppiati, un termine dispregiativo che si da agli animali…..U KUQARTIN !!!!!!!!!


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