sabato 17 luglio 2010

Domenica 18 luglio 2010 detta dei Santi Padri del IV Concilio Ecumenico - riflessione del Padre Giovanni Festa

14 Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. 16 Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
La luce del mondo …e cosi Signore ci hai insieme convocati ma anche condannati. .Inutile qui fingere. .Chiamati a dare orizzonte di senso e di senso di luce. .di luminosità di chiarorità. .con tutto quello di immenso ..di cosmico ..di primordiale e di prima dei primordi che la luce è. E con tutto quello che di taborico. .di anticipazione e caparra di Te stesso e dello Spirito la luce è durante il Vangelo della Tua incarnazione e presenza tra di noi….Non si scappa …Luce di Santità che risplenda.illumini come se il tuo stesso Vangelo..il tuo stesso evento…direi tutto te stesso venisse affidato solo a noi stessi.al nostro discepolato e alla nostra sequela …Essere tuoi discepoli ed essere tuoi amici…per dare di luce orizzonte alla quotidianità.. alla nostra. .quotidianità
Il dato Signore- si lo intuisco confusamente- non è esistenziale ma è proprio strutturale…profondo. .interno Il livello di guardia non solo e non soltanto della nostra continua ascesi. .del progetto di vita all’esychia di tutto e di tutti ..di ogni respiro…alla pacificazione concreta di ogni respiro. .ma di più- proprio in questa santa domenica dei Padri di Calcedonia- del quanto non ci siano spazi di mediazione. .Constatare –e saperlo da prete- la fede ,la professione di fede è scelta faziosa per effrazione all'interno di una comunità/congregazione che è già faziosa in quanto annuncia Gesù Cristo a partire dalla sua stessa fede .Questo evento ,questo fatto di fede, questa scelta, questa opzione, questo dir di si alla proposta di luce e di illuminazione taborica che comunque abbiamo ricevuto prende su di sé la modernità come questione e vi si immerge senza rete proponendo alla stessa modernità l'esperienza dell'ecclisia cioè del venir da fuori per entrare dentro, cioè un'effrazione un far violenza a se stessi e però assicura alla modernità stessa ,alla sua fenomenologia l'onestà di non fare inganni, di non condannarla, ma di vivere insieme con essa. Ecco il grande strazio e la grande ricchezza insieme ..Il dato di fede è uno strazio ogni giorno ma il dato di fede è –proprio in questa domenica santa- la custodia di quel gesto di effrazione che tu Signore hai compiuto anche prima dell’Effrazione Cosmica della Croce e della Resurrezione ..Il gesto dell’effrazione iniziale. .la custodia dell’Una ed Indivisa…
17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 18 In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
E’ vero Signore hai dato compimento ..hai reso perfetta la legge. .Un perfectum.. un già compiuto…Un passato remoto …E la legge resta ..Ha solo cambiato luogo ..Essa che è il manoscritto .il chirografo dei nostri peccati e del nostro peccato. .è lì sulla croce..L’hai resa compiuta e perfetta lì.. Lì è rimasta crocifissa a futura memoria di tutti noi…ancora e sempre come pedagogo …come rivelazione delle nostre promesse da marinaio.. Prima che tu stesso Signore sarai tornato nei giorni della parousia quando la tua Santa Chiesa sarà prima (al più presto Signore al più presto..) provata con il fuoco e con il crogiolo della persecuzione e del fuoco. .la legge resta esistente e in conflitto con la Misericordia ..Altro strazio. .Altro navigare a “pelo d’acqua”
Ed è una delle due dimensioni del conflitto e dello strazio.. Ma in questa santa domenica di Calcedonia e in Calcedonia la Santa Chiesa se da una parte fa risuonare il manoscritto crocifisso sulla Croce ..ci dice anche e ci urla un secondo felice strazio ..La legge stavolta come la Misericordia della professione di fede.. il cammino di intere generazioni che nonostante se stesse e comprese se stesse si scambiano sul ponte del Vangelo e della Chiesa( fragile e straziato e straziante..) il testimone della loro danza di fede.. della loro metania..della loro Grande Metania e lo custodiscono –la santa custodia- senza aggiunte e senza sottrazioni
Ecco Signore discorso difficile ..meditazione impossibile …tenere insieme l’epitracheilon/stola e dire si la fede è strazio ma è lo strazio salvifico e santificante della custodia dell’Una ed Indivisa..

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