martedì 2 marzo 2010

SAN KOSMAS D’ETOLIA
KOSMAS D’ETOLIA

Profezie & Didachè

Il libro ha il prologo del primo dell’Epistasia della Sacra Montagna Ghèron Simeon e dell’igumeno del Sacro Monastero di Philotheou, Archimandrita Nicodimos.

Con grande gioia, la nostra associazione presenta la vita e le “Didachè” di San Kosmas di Etolia. Pensiamo che le parole e l’apostolato del santo
siano più che mai attuali nella società di oggi, come lo furono per le popolazioni cristiane di allora, perché, oggi come allora, é in atto un processo
di scristianizzazione della società.


BRANI

Per far conoscere meglio la figura di san Kosmas ai lettori, citerò due documenti, arrivati ai giorni nostri, che parlano del santo.
Il primo, datato 1776, proviene dal monastero di san Nikanoros e ci fornisce una descrizione fisica:
“ … gira per i paesi un monaco asceta, un sant’uomo, insegnando alla gente. Molti di loro, dopo averlo ascoltato, hanno mutato la loro vita avvicinandosi a Dio. Nessuno di noi conosce da dove proviene, ma il suo nome è Kosmas. E’ un uomo basso di statura, di pelle olivastra e porta una lunga barba nera e incolta”.

... un Lettore della Chiesa, chiamato Ziko Bisterekis del monastero di Androniza, ci fornisce una descrizione dettagliata del martirio subito per opera degli ottomani: “… dopo averlo
preso si sono incamminati lungo la riva del fi ume, per almeno una ora e mezza di cammino. Arrivati nelle vicinanze di un grande albero si sono fermati scendendo dai cavalli. Lui ha chiesto di potersi raccogliere in preghiera e alla fi ne si è rivolto verso di loro e li ha benedetti con il segno della croce. Essi, prima hanno voluto legargli le mani ma lui le aveva incrociate, da solo, dietro, poi gli hanno passato la corda intorno al collo e lo hanno appeso a un ramo di un grande albero, finché non ha reso la sua anima nelle mani del nostro Signore Gesù Cristo.
Dopo la sua morte hanno denudato il suo corpo e lo hanno gettato nel fiume.
I cristiani cercarono il suo corpo per giorni, con barche e reti, ma senza risultato.
Un sacerdote di nome Marco chiese aiuto all’Altissimo e, dopo essersi segnato con il segno della croce, mentre si accingeva a partire con la sua barchetta, miracolo! Gli apparve improvvisamente dalle acque il corpo in piedi.
Padre Marco, dopo averlo raccolto, lo ha portato nella chiesa di Colicontasi.
Quando arrivò era già buio, lo vegliò e lo sotterrò. Il giorno seguente arrivò da noi un monaco e ci portò nel luogo dove era sepolto. Noi abbiamo chiesto di disseppellirlo,
perché non potevamo credere che fosse morto, e così è stato fatto. Davanti alle sue sante spoglie ci siamo inginocchiati pregando il Signore, rimettendo successivamente il suo corpo come prima…. Nella chiesa dove è sepolto, nel punto dove abbiamo sistemato la croce, si vede apparire una luce tutte le sere….. succedono anche molti altri fenomeni inspiegabili….”.


PROFEZIE - BRANI

Raramente in un essere umano, si trovano riuniti così tanti carismi e tante virtù come in Kosmas. Principalmente, però, Dio gli diede il dono della profezia. E le lo diede insieme a tutte le altre virtù, per aiutarlo nel suo lavoro di missionario. Oggi possiamo constatare come il carisma della preveggenza fosse forte in lui. Infatti, san Kosmas profetizzò e vide
cose di difficile comprensione per la gente del suo tempo.

Vide, pur vivendo nel diciottesimo secolo, che gli uomini avrebbero concepito dei mezzi per volare e l’utilizzo di questi in guerra:

“Si vedranno volare uomini in cielo come uccelli e butteranno fuoco su altri uomini qui sulla terra, e quelli che sopravvivranno correranno ai cimiteri cercando di trovarvi rifugio gridando: “Uscite dalle tombe voi morti, per far entrare noi vivi” (l’aereo da guerra. La profezia si riferisce all’ultima guerra).

“Si vedrà un giorno che le persone si chiuderanno in grandi scatole sigillate e i loro genitori moriranno in solitudine in piccole casse. (Gli appartamenti residenziali e la mentalità odierna sugli anziani).

“Nel futuro si terranno sbarrate le porte egli uomini avranno paura ad uscire” (In passato la gente non chiudeva la porta di casa ma la accostava soltanto, il santo infatti si riferisce ai tempi odierni dove l’uomo vive con la paura di essere aggredito e derubato anche in casa propria).

Profezie sulla sciagura ambientale:
“Nel futuro i nostri piatti saranno colmi di ogni ben di Dio ma le pietanze non saranno buone da mangiare”.
“Possiederete di tutto ma non avrete il coraggio di mangiare”.

DIDACHE' - BRANI

IL SEGNO DELLA CROCE


Vi consiglio di costruire un komboskini con almeno 100 nodi, tutti voi, bambini e adulti, maschi e femmine, e, mentre lo tenete con la vostra mano sinistra, con la mano destra fate il segno della croce. Intanto dite: “Signore Gesù Cristo, Figlio e Logos del Dio vivente, attraverso le intercessioni della nostra Signora Vergine Maria e di tutti i santi, abbi misericordia di me, peccatore e indegno tuo servo”.

Il Padre Eterno ci ha donato la croce come arma per aiutarci ad aprire le porte del Paradiso e per scacciare i demoni, ma la nostra mano dovrà essere pura, senza peccati, perché solo con la purezza il Satana viene cacciato e brucia. In ogni momento, fratelli miei, anche mentre state lavorando, mangiando o facendo qualsiasi altra cosa, non dovete mancare di recitare quelle parole e di segnarvi con il segno della croce; ed è buono e santo pregare senza interruzione: all’alba appena alzati, durante il giorno e durante la notte.

Ascoltate, fratelli miei, come deve essere fatto, nella maniera giusta, il segno della croce e quale è il suo significato: in primo luogo, poiché la Trinità santa è Una e glorificata nel cielo dagli angeli, unite le tre dita della vostra mano destra e sollevate la mano in alto sulla vostra testa (perché la testa simboleggia il cielo) e dite: “Come gli angeli glorificano la santa Trinità nel cielo, così un servo indegno glorifica e adora la santa Trinità; e come le dita sono tre, separate e insieme, così è la santa Trinità: tre persone, ma un solo Dio”.
Abbassando la mano all’altezza del vostro stomaco, dite: “Io ti adoro mio Dio, perché tu hai accondisceso a essere di carne nel grembo della Vergine Maria per salvarmi dai miei peccati”.
Portate la vostra mano all’altezza della spalla destra e dite: “Io ti imploro, mio Dio, di assolvermi e mettermi sulla tua spalla destra, come
uno dei giusti”.
Portando la mano all’altezza della vostra spalla sinistra dite: “Io ti imploro mio Dio, non mettermi alla tua sinistra insieme ai peccatori”.
Poi inchinatevi fi n giù in terra e dite: “Ti magnifico, Dio mio, ti adoro e ti venero e come Tu hai accettato la tomba, per amor mio, così io sono pronto per amore tuo”.
Per ultimo vi alzate, manifestando la Risurrezione e dite: “Ti magnifico, mio Signore, ti adoro e ti venero, perché con la tua Risurrezione ci hai donato la vita eterna”.
Questo è il significato della santissima croce.



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