giovedì 29 ottobre 2009

S.A. SISTO VI – PATRIARCA DI SANCHIERLO E DI TUTTA LA VAL LAVINO

COLLINARE PATRIARCATO SANCHIERLESE E DI TUTTA LA VAL LAVINO
COMUNICATO COMMENTATO DA SUA ALTITUDINE SISTO VI
CIRCA LA SOPPRESSIONE DEL TITOLO
"PATRIARCA D’OCCIDENTE"
NE L’ANNUARIO PONTIFICIO

(I commenti di Sua Altitudine sono in maiuscolo)

Ne L’Annuario Pontificio 2006 manca, nell’enumerazione dei titoli del Papa, il titolo «Patriarca d’Occidente». Tale assenza è stata commentata in modi diversi ed esige un chiarimento.
Senza la pretesa di considerare la complessa questione storica del titolo di Patriarca in tutti i suoi aspetti, si può affermare dal punto di vista storico che gli antichi Patriarcati dell’Oriente, fissati dai Concili di Costantinopoli (381) e di Calcedonia (451), erano relativi ad un territorio abbastanza chiaramente circoscritto, allorché il territorio della Sede del Vescovo di Roma rimaneva vago – CERTO CHE È VAGO (PER VOI), O MEGLIO È SCONSOLANTE, ERA RIDOTTISSIMO! LA GIURISDIZIONE DEL PAPA DI ROMA ERA ALQUANTO RIDOTTA, RAVENNA E TUTTA LA ROMAGNA (BOLOGNA COMPRESA FINO A CASTELLO DI SERRAVALLE) ERANO SOTTO LA GIURISDIZIONE DELLA CHIESA AUTONOMA RAVENNATE E QUINDI SOTTO IL PATRIARCATO DI COSTANTINOPOLI, IL NORD ITALIA ERA OCCUPATO DA UN LATO DALLA CHIESA AMBROSIANA CHE ARRIVAVA FINO ALLA BASSA GERMANIA E DALL’ALTRA DALLA CHIESA PATRIARCALE DI AQUILEIA, NELLA GALLIA C’ERA LA CHIESA AUTONOMA GALLICANA E IN SPAGNA QUELLA VISIGOTA CHE DIVENTERÀ POI MOZARABICA. IL TERRITORIO SU CUI IL PAPA DI ROMA AVEVA UNA EFFETTIVA GIURISDIZIONE ERA RILEGATO AL MERIDIONE D’ITALIA (DOVE COMUNQUE LA POPOLAZIONE ERA INTERAMENTE GRECA E DI RITO COSTANTINOPOLITANO) E UNA PARTE RIDOTTA DEL CENTRO-NORD ITALIA. A FORZA DI ESENZIONI E ACCORDI CON GLI IMPERATORI GERMANICI FURONO SOPPRESSE E INGLOBATE (DICIAMO PURE FATTE FUORI) TUTTE LE CHIESE AUTONOME: ADDIO RAVENNA, ADDIO AQUILEIA, ADDIO RITO GALLICANO, ADDIO MOZARABICI, RIMASE SOLO IL RITO AMBROSIANO CHE PRATICAMENTE DAL CONCILIO DI TRENTO IN POI DIVENNE UNA VARIANTE DEL RITO ROMANO. In Oriente, nell’ambito del sistema ecclesiastico imperiale di Giustiniano (527–565), accanto ai quattro Patriarcati orientali (Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme), il Papa era compreso come Patriarca d’Occidente. Inversamente, Roma privilegiò l’idea delle tre sedi episcopali petrine: Roma, Alessandria ed Antiochia. Senza usare il titolo di «Patriarca d’Occidente», il IV Concilio di Costantinopoli (869–70), il IV Concilio del Laterano (1215) ed il Concilio di Firenze (1439), elencarono il Papa come il primo degli allora cinque Patriarchi – ANCHE SE NON VENNE USATO ESPLICITAMENTE IN QUEI CONCILI CI SI DEVE SPIEGARE COME MAI LE 4 BASILICHE DI ROMA: SAN GIOVANNI IN LATERANO, SAN PIETRO IN VATICANO, SANTA MARIA MAGGIORE E SAN PAOLO FUORI LE MURA VENISSERO DA SEMPRE CHIAMATE BASILICHE PATRIARCALI (TANTO CHE CON LA SOPPRESSIONE DEL TITOLO LE BASILICHE FORZATAMENTE DOPO SECOLI E SECOLI HANNO DOVUTO CAMBIARE NOME) E COME SAN GIOVANNI IN LATERANO IN PARTICOLARE, LA CATTEDRALE DI ROMA ANCHE ATTUALMENTE, FOSSE CHIAMATO IL PATRIARCHEION. NON FU USATO IL TERMINE PATRIARCA D’OCCIDENTE IN QUEI CONCILI MA FU DICHIARATO IL VESCOVO DI ROMA IL PRIMO DEI PATRIARCHI, ERGO IL TERMINE PATRIARCA ERA SOTTINTESO.
Il titolo di «Patriarca d’Occidente» fu adoperato nell’anno 642 da Papa Teodoro I – PERDINDIRINDINA, POFFARBACCO QUINDI È UN TITOLO DI SOLO 1400 ANNI, DICI POCO -. In seguito esso ricorse soltanto raramente e non ebbe un significato chiaro (PER VOI). La sua fioritura avvenne nel XVI e XVII secolo, nel quadro del moltiplicarsi dei titoli del Papa; ne L’Annuario Pontificio esso apparve per la prima volta nel 1863.
Attualmente il significato del termine «Occidente» richiama un contesto culturale che non si riferisce soltanto all’Europa Occidentale, ma si estende dagli Stati Uniti d’America fino all’Australia e alla Nuova Zelanda, differenziandosi così da altri contesti culturali. Ovviamente tale significato del termine «Occidente» non intende descrivere – ATTUALMENTE MA NELL’ANTICHITÀ ERA BEN CHIARO - un territorio ecclesiastico né esso può essere adoperato come definizione di un territorio patriarcale. Se si vuole dare al termine «Occidente» un significato applicabile al linguaggio giuridico ecclesiale, potrebbe essere compreso soltanto in riferimento alla Chiesa latina. Pertanto, il titolo «Patriarca d’Occidente» descriverebbe la speciale relazione del Vescovo di Roma a quest’ultima, e potrebbe esprimere la giurisdizione particolare del Vescovo di Roma per la Chiesa latina.
Di conseguenza, il titolo «Patriarca d’Occidente», sin dall’inizio poco chiaro – AL CONTRARIO DI VICARIO DI GESÙ CRISTO IN TERRA CHE È BLASFEMO MA CHIARISSIMO - , nell’evolversi della storia – CIOÈ ALLONTANANDOSI L’OCCIDENTE SEMPRE DI PIÙ DALLA CHIESA ORTODOSSA - diventava obsoleto e praticamente non più utilizzabile. Appare dunque privo di senso insistere a trascinarselo dietro. Ciò tanto più che la Chiesa cattolica con il Concilio Vaticano II ha trovato per la Chiesa latina nella forma delle Conferenze Episcopali e delle loro riunioni internazionali di Conferenze Episcopali, l’ordinamento canonico adeguato alle necessità di oggi. – PER INCISO LE CONFERENZE EPISCOPALI SONO UN ORGANO DI GOVERNO INTERNO ALLA CHIESA ROMANO-CATTOLICA, MENTRE IL PATRIARCATO ERA UN ORGANO CHE OLTRE ALL’INTERNO GUARDAVA AGLI ALTRI, CIOÈ ALLE PROPRIE CHIESE SORELLE. CIÒ FACENDO SI RIBADISCE CHE LA CHIESA ROMANO-CATTOLICA HA COME TERRITORIO CANONICO IL MONDO INTERO E LASCIA AGLI ALTRI QUELLO CHE RIMANE…CIOÈ NIENTE! ALLA FACCIA DELLA CONCILIARITÀ RIBADITA AL VATICANO II E DEL RISPETTO DELLE “CHIESE SORELLE D’ORIENTE”
Tralasciare il titolo di «Patriarca d’Occidente» non cambia chiaramente nulla al riconoscimento, tanto solennemente dichiarato dal Concilio Vaticano II, delle antiche Chiese patriarcali (Lumen Gentium 23) - E NON È VERO COME DETTO SOPRA -. Ancor meno tale soppressione può voler dire che essa sottintende nuove rivendicazioni – AH E CI MANCHEREBBE! GIÀ FACENDO QUESTA SOPPRESSIONE SI DICHIARA DI NON VOLERE PIÙ ACCETTARE IL SISTEMA PATRIARCALE IN FUNZIONE OTTIMALE DA “SOLO” 1600 ANNI, NON SOLO SI FA PASSARE L’IDEA CHE IL PAPA DI ROMA NON SIA UN VESCOVO COME GLI ALTRI, MA UNA SORTA DI SUPERVESCOVO, NON SOLO SI PONE UNILATERALMENTE UN ALTRO INCIAMPO SULLA STRADA DELL’UNITÀ, MA SI RIBADISCE CHE NON CI SARANNO ULTERIORI RIVENDICAZIONI CHE SO SUI CRISTIANI ABITANTI SU VENERE O SU MARTE? MAH! NON NE SIAMO CERTI, ALLA PROSSIMA APERTURA DELLA PRIMA BASE LUNARE NON È CHE VERRÀ AGGIUNTO AI TITOLI DEL PAPA DI ROMA ANCHE QUELLO DI VICARIO DI GESÙ CRISTO IN TERRA E SULLA LUNA? - . La rinuncia a detto titolo vuole esprimere un realismo storico e teologico e, allo stesso tempo, essere la rinuncia ad una pretesa, rinuncia che potrebbe essere di giovamento al dialogo ecumenico.

QUEST’ULTIMA AFFERMAZIONE È LA PIÙ SIMPATICA, NON SOLO SI ELIMINA UNO DEI POCHI TITOLI CHE POTEVANO ESSERE UNA BASE PER L’UNIONE FRA LE CHIESE (E INVECE SI TENGONO QUELLI ASSAI POSTERIORI AL TITOLO DI PATRIARCA CHE SONO UNA PIETRA DI INCIAMPO E DI DIVISIONE) E SI SPACCIA QUESTO COME GESTO ECUMENICO; MA TUTTA QUESTA SPIEGAZIONE FANTASTORICA È UNA ARRAMPICATURA SUGLI SPECCHI CHE CI RICORDA MOLTO QUEL PEZZO DELL’AKATHISTOS IN CUI SI CANTA: “I RETORI SUPERBI COME PESCI SON MUTI DAVANTI A TE O THEOTOKOS INCAPACI DI SPIEGARE IL COME….AVE TU CHE DISTRUGGI I SOFISMI DEI VATIC….PARDON DEGLI ATENIESI…”
DICEVA LA MIA AUGUSTA AVA: “A PINSER MEL AS FARÀ PCÀ MA AL PIÒ DAL VOLT A I SI CIAPA – A PENSAR MALE SI FARÀ PECCATO, MA IL PIÙ DELLE VOLTE CI SI PRENDE”. CREDO CHE NELLA MENTE DELLE AUTORITÀ VATICANE, PAPA IN PRIMIS, SI CREDA VERAMENTE CHE L’UNIONE CON LA CHIESA ORTODOSSA SIA DIETRO L’ANGOLO E VERTA UNICAMENTE SUL RUOLO DEL PAPATO NELLA CHIESA, PER CUI QUANDO L’UNIONE SARÀ FATTA CI DIRANNO: “AH MA IL PAPA NON È UN PATRIARCA, È SUPERIORE AI PATRIARCHI, AVETE FIRMATO L’UNIONE ORA VI DOVETE SOTTOMETTERE, AVETE FIRMATO CHE IL PAPA DI ROMA NON È UN PATRIARCA”. CARE AUTORITÀ VATICANE NON AVETE ANCORA CAPITO CHE LA CHIESA ORTODOSSA HA DUE ANIME, QUELLA ACCADEMICA E QUELLA MONASTICA, QUELLA ACCADEMICA LA SI PUÒ CONQUISTARE (È GIÀ SUCCESSO AL PSEUDOCONCILIO DI FERRARA-FIRENZE) MA PER FARE L’UNIONE DOVETE CONQUISTARE L’ANIMA MONASTICA TORNANDO A FARE I DIGIUNI, TORNANDO A CELEBRARE IN MANIERA SERIA, TORNANDO A RISPETTARE IN PRIMIS LA TRADIZIONE DEI SANTI PADRI CIOÈ LA TRADIZIONE APOSTOLICA, CIOÈ IL VANGELO DI GESÙ CRISTO IN TOTO SENZA MODIFICARLO! –

DATO DALLA NOSTRA RESIDENZA IN CIMA AL MONTE BONZARA
S.A. SISTO VI – PATRIARCA DI SANCHIERLO E DI TUTTA LA VAL LAVINO (Quindi un bel po’ in là)

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