giovedì 9 aprile 2009

DOMENICA DELLE PALME - E DIALLA E DHAFNIS


Domenica 12 Aprile 2009

Ingresso di N.S.G.C. a Gerusalemme
(Domenica delle Palme)

Digiuno con licenza di olio e vino



Antifone della festa:
1) Lettore: Igàpisa òti isakùsete Kìrios tis fonìs
tis dheìseòs mu.

Coro: Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòsonimàs.

2) Lettore: Epìstefsa, dhiò elàlisa, egò
dhè etapinòthin sfòdhra.

Coro: Sòson imàs, Iiè Theù, o epì
pòlu ònu kathesthìs, psàllondàs si:
Alliluia.
3) Lettore: Exomologhìsthe to Kirìo, òti
agathòs, òti is ton eòna to èleos aftù.

Coro: Tin kinìn Anàstasin * pro tu
su Pàthus pistùmenos, * ek
nekròn ìghiras ton Làzaron,
Christè o Theòs; * òthen ke
imìs, os i pèdhes, * ta tis nìkis
sìmvola fèrondes, * si to nikitì
* tu thanàtu voòmen: *
Osannà en tis ipsìstis, * evloghimènos
o erchòmenos * en onòmati Kiriu.

Ingresso

Evloghimènos o erchòmenos
en onòmati Kirìu; Theòs
Kìrios ke epèfanen imìn.

Sòson imàs, Iiè Theù, o epì
pòlu ònu kathesthìs, psàllondàs si:
Alliluia.


Tropari della festa

Tin kinìn Anàstasin * pro tu
su Pàthus pistùmenos, * ek
nekròn ìghiras ton Làzaron,
Christè o Theòs; * òthen ke
imìs, os i pèdhes, * ta tis nìkis
sìmvola fèrondes, * si to nikitì
* tu thanàtu voòmen: *
Osannà en tis ipsìstis, * evloghimènos
o erchòmenos * en onòmati Kiriu.


Sepolti assieme a Te, o Cristo
Dio nostro, per mezzo
del battesimo, per la tua risurrezione
siamo fatti degni
della vita immortale. Perciò
inneggiando gridiamo a Te:
Osanna nel più alto dei cieli;
benedetto Colui che viene
nel nome del Signore.


(Tropario del Santo della Chiesa)

……… ……. ……..


Kontakion

O Cristo Dio, che nei cieli sei
assiso sul trono e sulla terra
siedi su di un puledro, ti siano
anche accette le lodi degli
Angeli e le acclamazioni
dei fanciulli giudei che a te
gridano: Benedetto sei, Tu
che vieni a rialzare Adamo.

Apostolo (Filip. 4, 4-9 )

- Benedetto colui che viene nel nome del
Signore. Il Signore è Dio ed è apparso a
noi. (Sal. 117,26)
- Celebrate il Signore perché è buono, perché
eterna è la sua misericordia. (Sal. 117,29)

Lettura dalla lettera di San Paolo ai Filippesi.

Fratelli, rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà
con voi!

Alliluia (3 volte).

- Cantate al Signore un canto nuovo, perché
ha compiuto prodigi. (Sal. 97,1)

Alliluia (3 volte).

- Tutti i confini della terra hanno veduto la
salvezza del nostro Dio. (Sal. 97,3)
Alliluia (3 volte).

Vangelo (Giov. 12, 1-18) )

Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, cosparse i piedi di Gesù e li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento. Allora Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che doveva poi tradirlo, disse: “Perché questo olio profumato non si è venduto per trecento denari per poi darlo ai poveri?” Questo egli disse non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: “Lasciala fare, perché lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me”. Intanto una gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere
Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele! Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: “Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina”. Sul momento i suoi discepoli non compresero queste cose; ma quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che questo era stato scritto di lui e questo gli avevano fatto. Intanto la gente che era stata con lui quando chiamò Lazzaro fuori dal sepolcro e lo risuscitò dai morti, gli rendeva testimonianza. Anche per questo la folla gli andò incontro, perché aveva udito che aveva compiuto quel segno.


MEGALINARION

Il Signore è Dio ed è apparso a noi. Celebrate con
esultanza la festa, e giubilando venite a magnificare
il Cristo, con palme e rami, gridando a Lui l’inno: Benedetto
Colui che viene nel nome del Signore, nostro Salvatore.

Kinonikon
Evloghimènos o erchòmenos
en onòmati Kirìu.
(3 volte)Alliluia (3 volte).

Dopo “Sóson, o theós” si canta :
Tin kinìn Anàstasin * pro tu
su Pàthus pistùmenos, * ek
nekròn ìghiras ton Làzaron,
Christè o Theòs; * òthen ke
imìs, os i pèdhes, * ta tis nìkis
sìmvola fèrondes, * si to nikitì
* tu thanàtu voòmen: *
Osannà en tis ipsìstis, * evloghimènos
o erchòmenos * en onòmati Kiriu.








Nessun commento: