giovedì 12 febbraio 2015

Dal sito del nostro Padre Ambrogio di Torino

La Casa Bianca tenta di dividere la
 Chiesa ortodossa russa attraverso lo spionaggio 
 
A volte mi è stato chiesto il motivo per cui io sono un sacerdote della Chiesa ortodossa russa autonoma fuori dalla Russia (ROCOR) e non della Chiesa ortodossa russa in Russia. La risposta è semplice: io vivo fuori dalla Russia. È vero, per ragioni storiche ci sono ancora per il momento parrocchie della Chiesa in Russia, che sono al di fuori della Russia, per quanto illogico questo possa sembrare. Quindi, in teoria, potrei farne parte anch'io. Tuttavia, quando ero più giovane, ho scoperto che quelle chiesa erano infettate da varie malattie spirituali anti-ortodosse e da settarismi.
Anche se viviamo in tempi molto diversi, e l'amministrazione della Chiesa in Russia è libera e non è più tenuta in ostaggio, tuttavia anche oggi ci sono alcuni individui meno che ortodossi che continuano a frequentare le parrocchie del Patriarcato di Mosca fuori dalla Russia. Tali individui appaiono, almeno in teoria, favorevoli all'ecumenismo, al rinnovazionismo e al nuovo calendario e non vogliono vedere una forte Chiesa ortodossa russa che converte lo Stato russo ai valori cristiani. Sembrano vivere una vita molto diversa da quella che si vive nelle parrocchie all'interno della Russia. Ma questi sono individui isolati che non hanno un sostegno ufficiale e rappresentano solo se stessi, non la mente della Chiesa. Sono gli ultimi resti di un passato decadente.
Tuttavia, tali vestigia spiegano perché, in un momento diverso della storia, in un tempo di persecuzione, ho trovato rifugio nella diocesi dell'Europa occidentale della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia, sotto l'arcivescovo Antonij di Ginevra, tra autentici vescovi, sacerdoti e fedeli. Gli amici migliori e più fedeli della Chiesa ora libera all'interno della Russia sono sempre stati, e sono acora oggi, nella Chiesa fuori della Russia. Qualcuno potrebbe obiettare che ci sono stati in passato alcuni membri della Chiesa fuori della Russia che non sono stati amici fedeli della Chiesa libera in Russia. Anche questo è vero, ma questi individui, che hanno messo la politica al di sopra della Chiesa, sono sempre stati pochi e non rappresentativi della mente della Chiesa.
Al quarto concilio di tutta la diaspora a San Francisco nel maggio 2006, tenuto per discutere la riunione delle due parti della Chiesa russa, dentro e fuori dalla Russia, sono stato testimone oculare di tali individui. Alle mie spalle c'erano un sacerdote dall'Ucraina, allora membro della Chiesa al di fuori della Russia, e John Herbst, l'allora ambasciatore statunitense a Kiev, che conversavano e tramavano uno scisma. Essi non volevano vedere l'unità nella Chiesa russa, ed erano molto aperti al riguardo. E, naturalmente, il risultato è stato uno scisma minuscolo e spiritualmente irrilevante in Ucraina, finanziato con una piccola goccia dei 5 miliardi di dollari che l'ambasciata americana a Kiev ha speso per sovvertire il governo democratico in Ucraina.
Ora, oggi abbiamo un altro caso di un piano della CIA per introdurre lo scisma nella Chiesa ortodossa russa multinazionale, solo che questa volta il tentativo viene dall'interno della Russia. Ieri a Mosca è stato annunciato che un certo Evgenij Petrin, un ex dipendente del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne, il cui capo è il metropolita Ilarion (Alfeev), è stato messo agli arresti per altri due mesi fino al 5 aprile, sotto accusa di tradimento e di passaggio di informazioni alla CIA. Arrestato nel giugno 2014 nel corso di un affare 'connesso con l'Ucraina', Petrin, che si scopre essere stato anche un maggiore dell'FSB (Servizio di sicurezza federale russo), nega tutto.
Secondo suo fratello Aleksej, Petrin ha lavorato per il Dipartimento della Chiesa nel 2013. Suo fratello ha spiegato che mentre vi lavorava, ha scoperto individui infiltrati nel Dipartimento che erano in realtà agenti della CIA occupati a fomentare lo scisma tra la Chiesa in Ucraina e il resto della Chiesa ortodossa russa. Suo fratello ha aggiunto che il loro piano era quello di indebolire l'influenza della Chiesa russa in Ucraina, provocando un conflitto tra la parte principale della Chiesa con sede a Mosca e quella in Ucraina. Secondo lui, uno degli organizzatori del piano era un certo Daniel Bilak, un dirigente dello studio legale internazionale CMS Cameron McKenna LLC, la cui compagnia rappresenta società straniere come la Shell e Exxon.
Qualunque sia la verità, è chiaro che almeno una spia degli Stati Uniti, e possibilmente più di una, è stata infiltrata nel Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne, e che la Casa Bianca è tuttora intenta a creare uno scisma all'interno della Chiesa ortodossa russa, al fine di promuovere i suoi piani per distruggere l'Ucraina. Così come ha protestantizzato il Vaticano poco più di cinquant'anni fa, in modo da renderlo altrettanto spiritualmente debole e malleabile quanto i gruppi protestanti, ora vuole fare lo stesso con tutte le Chiese ortodosse. Finora si è infiltrata solo in due di loro ad alto livello alto, ma ora sta cercando di fare lo stesso in quella che è di gran lunga la più grande Chiesa locale, quella russa.
 

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