giovedì 6 marzo 2014

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Ucraina - La Crimea aderisce alla Russia

Mentre il Parlamento della Crimea ha preso la decisione di integrarsi alla Russia, indicendo il referendum il prossimo 16 marzo, e l’UE sembra aver congelato i beni del presidente Viktor Yanukovich e dei membri del suo governo, anche se questa decisione si sarebbe dovuta prendere di sicuro anche nei confronti dei membri del precedente Governo ucraino per fatti noti a tutti, pubblichiamo un articolo de La Voce della Russia, nel quale si fa un interessante confronto tra gli eventi in Crimea e quelli in Kosovo, dettato dalla verità.

La Crimea e il Kosovo: quali differenze?

La Crimea e il Kosovo hanno molte cose in comune: l'essere autonome, le basi militari di Paesi stranieri nel proprio territorio e il sentimento di indipendenza della maggioranza della popolazione. Ma c'è qualcosa di diverso: i loro protettori.
Nei giorni scorsi molti paragonano gli eventi in Crimea con l'aggressione della NATO contro la Jugoslavia nel 1999. Questi eventi vengono interpretati a proprio piacimento. Ad esempio l'ex ambasciatore americano a Mosca Michael McFaul ha sostenuto sulla CNN che l'intervento militare russo non sia accettabile perché esiste una grande differenza tra la situazione in Crimea e quella in Kosovo nel 1999.

Non ha senso paragonare la Crimea e l'Ucraina con il Kosovo e la Serbia. La Serbia aveva minacciato i kosovari, mentre l'Ucraina non minaccia nessuno.

Ma può uno Stato minacciare una parte del suo territorio? Nella Provincia autonoma del Kosovo vivono serbi, albanesi, turchi ed altri popoli. Non esistono i kosovari. Chi difendevano gli Stati Uniti? In Kosovo non vive nessun americano, mentre in Crimea vive un milione e mezzo di russi: questa è una grande differenza.
Per i media occidentali tuttavia ci sono molte somiglianze tra la Crimea e il Kosovo. Come ha scritto sul Guardian Ian Traynor:
La tattica e i metodi utilizzati da Milosevic durante le guerre nella ex Jugoslavia e nel Kosovo sono qui evidenti. Se Putin ha deciso di essere il nuovo Milosevic, l'Occidente vedrà una nuova divisione in Europa.

Slobodan Milosevic voleva che tutto avvenisse per il meglio, ma è finita come sempre. Non aveva la forza di resistere all'espansione della NATO verso est. Volendo concentrare le proprie forze dall'ovest all'est d'Europa, l'America ha scelto la Provincia autonoma serba del Kosovo e Metohija per creare la sua base strategica. Per tale fine hanno usato l'Esercito di Liberazione del Kosovo (UCK), che poco prima faceva parte persino della lista delle organizzazioni terroristiche redatta dagli Stati Uniti.
L'operazione anti-terrorismo delle forze speciali serbe contro l'UCK,nel villaggio di Racak nel gennaio 1999, venne usata come pretesto per il bombardamento della Jugoslavia, senza l'autorizzazione delle Nazioni Unite. I media occidentali, dipingendo l'operazione nel villaggio di Racak come una strage di civili, avevano invitato gli Stati Uniti a reagire e proteggere la popolazione inerme. Dieci anni più tardi Helena Ranta, esperto giuridico finlandese, ha scritto nella sua autobiografia che la relazione sui fatti nei Balcani era stata scritta sotto la pressione dell'allora capo della missione OSCE in Kosovo William Walker e del ministero degli Esteri della Finlandia: in realtà i corpi delle vittime erano di terroristi albanesi e non di civili.
Dopo che le forze della NATO sono entrate in Kosovo, gli Stati Uniti hanno costruito la seconda più grande base in Europa, "Bondsteel".Permette agli Stati membri dell'Alleanza Atlantica di controllare l'area del Mediterraneo e del Mar Nero, così come le rotte in Medio Oriente, Nord Africa e nel Caucaso e il transito delle risorse energetiche dalla regione del Caspio e dell'Asia centrale. Per gli USA essersi stabiliti in Serbia è legittimo e molto vantaggioso. Gli americani non pagano nessun canone per l'utilizzo di terreni pubblici in Kosovo.
La Russia, a differenza degli americani in Kosovo, per la sua base paga 100 milioni di dollari all'anno. La Flotta russa del Mar Nero si trova in Crimea già da 230 anni. " La Flotta del Mar Nero non è senza dimora . Sebastopoli è la sua sede naturale" ,- ha dichiarato il vice primo ministro Dmitry Rogozin. Inoltre la Crimea 50 anni fa faceva parte dell'Unione Sovietica, mentre gli Stati Uniti solo dopo un'aggressione hanno occupato una parte del territorio serbo e fanno di tutto per creare da lì un proprio Stato fantoccio.
I legami storici, economici e culturali tra la Russia e l'Ucraina danno il diritto a Mosca ad intervenire per proteggere i propri cittadini. 
Una domanda: cosa ci fanno gli Stati Uniti in Serbia?
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Attraverso l’Ucraina è stata dichiarata “guerra” alla Russia già a partire dalla lettera che la Tymoshenko, mentre era in carcere, inviò al presidente Yanuchovich in occasione della decisione di entrare o meno in Unione Europea. La lettera aveva toni minacciosi pesanti, davvero di cattivo gusto e per niente civili, prodromica degli eventi che poi sono accaduti. Questo fatto gravissimo è stato ignorato dai principali mezzi di comunicazione. Ora gli autori dell’attuale crisi ucraina dovrebbero farsi da parte. Sarebbe un loro dovere civile perché agli Usa, alla Nato e all’Europa non interessa nulla del destino di una nazione e della sua gente, ma interessa molto più la possibilità di controllo e penetrazione in un’area a ridosso della Russia.
Le conseguenze potrebbero essere pericolose anche per "l’altra faccia" dell’Ucraina che si è venduta. Dopo aver speso cinque miliardi di dollari per finanziare ed organizzare i cosiddetti rivoltosi di Kiev, ora "l’altra faccia" dell’Ucraina non sopporta che una parte della popolazione ucraina decida di non stare dalla loro parte e non tollera che sia adesso la Russia a stare in mezzo a questa parte di popolazione in Crimea.


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