mercoledì 23 novembre 2011

Importanza della collaborazione tra ortodossi secondo i Primati e rappresentanti di 7 Chiese Ortodosse


Il 21 Novembre 2011, dopo la fine dell’incontro dei Primati e rappresentanti di sette Chiese ortodosse locali nella residenza patriarcale del Cremlino, i partecipanti hanno condiviso un pasto fraterno.
Oltre al Patriarca Kirill, erano presenti i Primati della Georgia, della Chiesa ortodossa polacca, della Chiesa ortodossa di Cechia e Slovacchia, e i membri delle delegazioni delle altre Chiese ortodosse locali, venuti alla celebrazione del 65 ° anniversario di Sua Santità. Hanno partecipato al pasto comune anche il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion, il rappresentante del Patriarca di Antiochia presso il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Arcivescovo Niphon di Filippopoli, il vice presidente del Dipartimento, arciprete Nikolaj Balashov.
Rivolgendosi ai presenti, il Patriarca Kirill ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra i rappresentanti della varie Chiese Ortodosse locali in Europa Orientale. Dopo aver fatto menzione delle prove attraversate da queste Chiese lungo il XX secolo, Sua Santità ha detto: “Insieme stiamo superando le difficoltà di allora, insieme preghiamo, ci confrontiamo. Oggi noi valutiamo da altre posizioni ciò che accade alla nostra società, ai nostri paesi, ma nello stesso tempo, nonostante tutta la diversità delle nostre esperienze presenti, siamo coscienti di avere problemi comuni e approcci comuni alla loro soluzione”.
Questa affermazione è giusta anche riguardo alla collaborazione pan-ortodossa, cioè all’interazione di tutte le Chiese ortodosse locali nella fase attuale, ritiene il Patriarca: “E io posso dire con grande gratitudine a Dio che abbiamo davvero un’unità di visioni, come si addice alla Chiesa. La Chiesa è guidata dallo Spirito Santo, e l’unità di posizioni è una manifestazione della Sua azione. Nella società pluralistica di oggi, l’unanimità è vista con ironia: se c’è una visione comune, la gente sospetta che manchi la libertà. Nella Chiesa è lo Spirito Santo a guidare le persone, e l’unità di pensiero è la norma, mentre la mancanza di unanimità la sopportiamo solo tenendo conto delle nostre imperfezioni umane. E’ per questo che alla preghiera unanime e alla Comunione a un solo calice, che ci hanno uniti ieri, oggi abbiamo aggiunto la riflessione comune che,  in piena apertura e con la massima libertà di tutti i presenti, ha però rivelato una vera unanimità ortodossa di posizioni”.
Sua Santità ha ringraziato i Capi e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali per la loro partecipazione alla celebrazione del suo 65° compleanno. “Che la benedizione di Dio rimanga sempre con ognuno di voi, e lo Spirito Santo ci guidi e ci fortifichi, colmando ogni nostra lacuna umana  e ogni nostro limite, affinché possiamo servire il Signore in unanimità di intenti, ognuno al proprio posto, ognuno col proprio popolo”, ha concluso il Primate della Chiesa Russa. Ed ha aggiunto: “Più ci incontriamo, e più ci rendiamo conto che pur vivendo in paesi diversi ed appartenendo a culture differenti, abbiamo la stessa visione delle cose. E finché questa unanimità di vedute si conserverà, sarà salva l’unità della Chiesa Ortodossa in tutto il nostro piccolo gregge, sparso per il mondo (cfr Lc 12, 32)”.
In seguito, ognuno degli invitati ha rivolto un saluto di augurio al Patriarca Kirill, esprimendogli la gratitudine della propria Chiesa locale per il suo impegno in favore di tutta l’Ortodossia.

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