sabato 24 settembre 2011

Riflessione domenicale a cura di p. Seraphim


Серафим Валеряни Ропа
 
Domenica 25 settembre – XV dopo Pentecoste
I di Luca – tono VI

Nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito. Amìn.
“Splenda la luce nelle tenebre” e la luce rifulse in principio all’inizio della creazione e diede vita all’universo intero, fu la prima creazione che avvenne quella lontana “Domenica”. Se come dice la Bibbia il sabato il Signore Dio si riposò dalle “fatiche” della creazione e aveva fatto tutto in 7 giorni (riposandosi appunto il 7°) aveva iniziato la creazione la “Domenica”. La Domenica viene così ad assumere per noi cristiani un ruolo doppio quello di inizio della prima creazione e quello di inizio della nuova creazione in Cristo Gesù il quale risorto dai morti non muore più poiché la morte non ha più potere su di lui.
Ora come all’inizio dell’antica creazione tutto era informe e le tenebre regnavano così all’inizio della nuova creazione tutto era informe e tenebroso nel cuore dell’uomo ma la Luce vera che è Gesù Cristo il Figlio Unigenito del Padre fatto uomo ci ha illuminati. Sì siamo uomini peccatori come san Pietro ma nel battesimo innestati in Cristo diventiamo nuove creature illuminabili e illuminate. Molti credono che per essere accetti a Dio bisogna essere senza peccato, aspettare di essere perfetti, è vero invece il contrario dobbiamo scendere dalla barca delle nostre occupazioni quotidiane, inginocchiarci e dire al Signore: “sono un peccatore, abbi pietà di me”. La vita cristiana non è frutto di una rigida legge morale che ci imponiamo ma è apertura all’azione di Cristo, all’azione della nuova creazione. Spesso il diavolo ci tenta dicendoci che siamo tenebra, che il nostro cuore è pieno di tenebre e che per noi la salvezza è impossibile, rispondiamogli: “Esiste il mondo frutto della prima creazione? Sì esso esiste frutto dell’amore di Dio, della sua Provvidenza che lo mantiene, ogni cosa ed essere vivente loda Iddio ognuno secondo il proprio stato ed è immagine finita della Sua Gloria Infinita! Orbene come esiste la prima creazione che porta frutti nel mondo materiale ancora di più esiste la nuova creazione che porta frutti di vita eterna, la luce di Cristo è in me e per quanto sia fitta la tenebra come la Luce Divina infranse le tenebre del caos primordiale così essa vincerà la tenebre del mio cuore e mi illuminerà, così che possa a tornare ad essere cioè che era in principio nel progetto di Dio parte e comunione con Lui, la Luce Infinita che non conosce tramonto.”
Ricordo a chi segue il calendario giuliano che martedì 27 p.v. sarà la festa dell’esaltazione della preziosa Croce vivificante, giorno di digiuno.
Buona Domenica a tutti.

p. Seraphim

Nessun commento: