lunedì 13 giugno 2011

Dal sito amico: Eleousa.net

Russia - La nostra preghiera allo Spirito Santo

Mosca, 12 giugno 2011 – Nel giorno di Pentecoste, il presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne della Chiesa, il metropolita Hilarion ha celebrato la Divina Liturgia e i Grandi Vespri nella Cattedrale di Mosca dell'Icona della Madre di Dio "Gioia di tutti coloro che Soffrono" sulla Grande Ordynka insieme al personale del Decr nell'ordine sacro e ai chierici del tempio. Durante il Grande Vespro, il metropolita Hilarion ha letto le preghiere in ginocchio.
Al termine del servizio, il presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne della Chiesa ha rivolto ai fedeli un messaggio.
"In questo giorno santo si celebra la venuta dello Spirito Santo sui discepoli del Salvatore, che è avvenuta il cinquantesimo giorno dopo la risurrezione di Cristo. In modo mirabile e misterioso gli apostoli parlavano lingue diverse. Questo giorno è talvolta chiamato il compleanno della Chiesa, perché con la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli è iniziata la marcia trionfale del cristianesimo in tutto il mondo, che continua ancora oggi. Pensate che quando il Signore Gesù Cristo ha lasciato questa vita terrena, qui sulla terra c'erano solo i discepoli e coloro che credevano in Lui, una decina, centinaia, o forse poche migliaia di persone, ma non di più. Poi il cristianesimo cominciò a diffondersi in tutto il mondo, e oggi ci sono oltre due miliardi di cristiani.
Perché così tante persone credono nella resurrezione di Cristo? Perché così tante persone cercano di seguire Cristo e di obbedire ai Suoi comandamenti? Perché è così attraente per molti, anche se è difficile il cammino di vita evangelica? Perché lo Spirito Santo, per secoli ha ispirato la Chiesa, i suoi figli e figlie, e ora continua ad operare nella Chiesa come ha agito nella prima Chiesa cristiana. Come allora lo Spirito Santo scese sui discepoli, che così parlavano un linguaggio comprensibile a coloro che li ascoltavano, così oggi lo Spirito di Dio tocca il cuore e il linguaggio del predicatore che cerca di superare la sua debolezza umana, dicendo la parola di Dio alla gente e ai cuori delle persone che hanno risposto a queste parole.
Lo Spirito Santo non cesserà mai di agire nella Chiesa. È dalla parte del torto chi pensa che solo nei primi secoli c’era lo Spirito Santo e che oggi la sua grazia è riversata in piccole quantità a poche persone. Per ciascuno di noi c’è la grazia dello Spirito Santo di Dio. Sappiamo che durante la Divina Liturgia preghiamo Dio che faccia scendere lo Spirito Santo. E sappiamo che a questo punto il Signore manda il suo Spirito. Si rinnova la nostra natura umana. Lo Spirito Santo scende sui Santi Doni (pane e vino, deposti sul trono), e viene anche su di noi. Pane e vino diventano il Corpo e il Sangue di Cristo, e noi - gente peccatrice sulla terra - diventiamo una nuova creazione, diventiamo uomini nuovi, rinnovati a immagine e somiglianza di Dio. Attraverso la Santa Comunione, quando il Signore arriva nei nostri cuori, quando Egli viene nel nostro corpo, nel nostro sangue, nei nostri pensieri e sentimenti, avviene la nostra unione mistica con Dio, misteriosa, che riempie noi dello Spirito Santo.
Il giorno di Pentecoste preghiamo con le parole che non abbiamo mai letto nel periodo di Pasqua, ma che ora si diranno durante tutto l'anno: "Re Celeste, Consolatore, Spirito di verità, che sei ovunque e in tutti, Tesoro di ogni bene che dà la vita, vieni e dimora in noi, purificaci da ogni impurità, e salva, benedetto, le nostre anime”. Lo Spirito Santo è sempre ed è ovunque in questo mondo, il suo effetto si manifesta nella natura e trasmette la sua misericordia e la grazia alla nostra terra peccaminosa. Ad alcuni può sembrare che questo è un processo fisico naturale, ma noi siamo credenti, sappiamo che è lo Spirito Santo. Lo Spirito di Dio riempie, lui le dà la forza.
Ma cosa è necessario affinché lo Spirito Santo venga? Dopo tutto, lui è così vicino a noi. È necessario che i nostri cuori siano aperti a lui, il nostro modo di vita sia coerente con l'ideale evangelico, in modo che lo Spirito Santo venga ad abitare in noi. Se crediamo che lo Spirito Santo non è con noi, come spesso accade nei momenti di scoraggiamento, di pigrizia, di rilassamento o di disperazione - noi non ci dobbiamo arrendere. Bisogna capire che la ragione di questo non è in Dio: Dio non è mai lontano, lo Spirito Santo non lascia noi, lui è sempre qui con noi. La ragione di ciò può essere solo in noi: o nel nostro peccato, o nella nostra debolezza umana”.
Quindi il metropolita Hilarion ha invitato i credenti ad accogliere lo Spirito Santo: "Lasciate che le nostre passioni umane, le malattia, o la durezza del cuore non ostacolino lo Spirito Santo, che vuole venire ad abitare in noi e vuole che ognuno di noi proclami con la sua parola e la sua vita intera la bontà di Dio. Prima di iniziare la giornata preghiamo, chiedendo allo Spirito Santo di non lasciarci mai e noi non rinunciamo mai a lui, ma siamo sempre pronti ad accettare la Sua grazia divina, che attraverso noi si riversano sugli altri. Preghiamo affinché lo Spirito non lasci la nostra Chiesa, le nostre famiglie, i nostri cari e ciascuno di noi”.

(Fonte: Decr Servizio Comunicazione; www.mospat.ru)

Nessun commento: