giovedì 8 luglio 2010

Scusate, se potete, il mio pensiero espresso a voce alta.

Forse a qualcuno o forse ai molti quello che sto per esprimere non piacerà, ma penso, è giusto che ognuno di noi esprima liberamente il proprio pensiero senza tentennamenti e senza paura di una eventuale non accoglienza della sua tesi. Intanto per chi non lo sapesse, la tradizione della Madonna del Monte, da noi acquaformositani italo-albanesi, è stata adottata, perchè quando noi sul finire del 1400 arrivammo nella zona Arioso per edificate le casupole e poi il paese, l’edificio in montagna già esisteva, ed era la residenza estiva dei monaci cistercensi della Badia di Santa Maria di Leucio o Acquaformosa. Ci siamo subito innamorati di quella statua bizantineggiante o meglio in stile prettamente orientale, con la figura della madre di Dio che allatta il Figlio e con quelle dita affusolate, tipiche della pittura orientale e con quel seno fuori dal vestito che allatta il bambino. Forse per questo gli arbëreshë si sono innamorati ed hanno continuato nel corso degli anni e dei secoli a salire nel mese di luglio per ben due volte e cantare inni alla Madre di Dio. La prima domenica era dedicata al mercato degli animali dove affluivano da tutta la zona. Non dimentichiamo che la zona di influenza dell'Abbazia cistercense arrivava a toccare l'isola di Dino. L’ultima domenica del mese invece era dedicata, come lo è tutt'ora, ai festeggiamenti della Theotokos e fino ad una sessantina di anni addietro, diversi paesi tipicamente latini, tra questi Santa Domenica Talao, Verbicaro, Orsomarso ecc. si inerpicavano fin su la nostra montagna per venerare l'effige della Theotokos.
Ogni domenica era dedicata ad un paese, ma poi l'ignoranza e la faciloneria degli amministratori ha cancellato con il tempo questa grande e lodevole tradizione. Noi Firmozioti, siamo sempre andati fieri della Madonna del Monte, anche se il Parroco, di felice memoria, Padre Matrangolo era sempre stato restio, a portare la statua , anche se per un piccolo lasso di tempo in paese. Lo abbiamo constato in una riunione fatta negli anni 70, dove casualmente gli abbiamo fatto la richiesta esplicita, affinché la statua venisse portata per essere venerata anche da chi non poteva farlo perché anziano. Ebbene la risposta non è tardata, con la sua voce forte e potente ci ha gelato con un semplice: NO!!! Spiegandoci però anche le ragioni di questo rifiuto. Lui sosteneva che in verità non era contrario a fare un’azione del genere, ma che se i monaci cistercensi avevano stabilito di venerarla su in montagna un motivo ci sarà stato e che quindi la casa della Vergine non era il paese, non era la chiesa parrocchiale , ma semplicemente il santuario a 1426 metri sul mare. Solo in casi eccezionali, dopo aver chiesto il parere del popolo, solo allora si poteva fare un discorso del genere. Infatti la statua, ultimamente, è stata fatta scendere in paese solo durante il periodo del restauro, quando è venuto fuori il vero stato pittorico della Vergine e dove si è potuto vedere che il suo aspetto originale era stato oscurato da ridipinture per mascherare quel seno orientale che ne faceva di una statua non tipicamente latina , ma probabilmente realizzata durante il periodo in cui le nostre montagne traboccavano di eremiti italo-greci, in cerca di esichia (solitudine).
Ora questa passeggiata, pur apprezzabile, non poteva avere un grande successo. Il popolo ed anche l'amministrazione comunale, come gli altri paesi viciniori, (ricordiamoci che la statua è patrimonio non solo nostro, ma di tutta la zona) non sono stati investiti di questa circostanza, che sicuramente sarebbe stato un bellissimo evento. Tutto si è fatto con un semplice annuncio durante la predica domenicale, quando ora la stragrande maggioranza del popolo è fuori per le sospirate vacanze. Le sinergie del paese non sono state prese in considerazione, si è voluto fare tutto alla chetichella, tutto come se il far scendere in paese la Madre di Dio, fosse un pranzo iniziato a tarallucci e vino doveva finire con una passeggiata per aiutare la digestione. E no, io penso che se tutto il paese fosse stato investito nella sua globalità, anche Lei da lassù sarebbe stata più contenta. Invece di una processione con tanti preti ecc., tanto popolo ed anche sindaci della zona, che sicuramente avrebbe assunto una fisionomia più esaltante, c'è stata solo una passeggiata a piedi dalla montagna al paese come succedeva prima. Ma la cosa che non può essere per nessun motivo accettata e il fatto che il mese di Luglio è senza ombra di dubbio il mese dedicato alla spiritualità della montagna. Luglio è il mese in cui c’è la maggiore affluenza di popolo di Dio verso il santuario, in quanto è il mese dedicato alla Madonna del Monte. Ora quando i fedeli salgono per visitare la madonna, cosa trovano, solamente una chiesa senza colei per cui si è saliti fin lassù. In poche parole si è voluto svilire il vero fine del patrimonio spirituale della e sulla montagna. Il popolo che ama questa festa, con il suo lancio spirituale, sarebbe stato numerosissimo ed avrebbe acquisito anche maggiore spiritualità interiore. Io posso anche sbagliare, ma ricordando le parole di Padre Matrangolo, avrei agito in modo diverso.

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