giovedì 29 luglio 2010

Lacrime di coccodrillo

Mi dispiace dover entrare nuovamente a sindacare problematiche che riguardano le comunità sorelle italo-albanesi della Sicilia.
Che qualcosa stesse bollendo nella pentola papalina e vaticanense, con l'invio di questo rappresentente a Piana era evidente. Infatti i nostri fratelli arbresh si sono resi conto che l'acqua bollente iniziava a fare guasti ad un quieto vivere di cui gli arbresh sono abituati da secoli. Sempre pronti supini a dire siamo "cattolici", amiamo Roma, vogliamo bene al Papa nostro pastore, ecc. Le solite meschinità che uscivano e che escono dalla bocca di noi arbresh asserviti a Roma, senza più la dignità ecclesiastica di poter mostrare i muscoli e esprimere liberamente il nostro pensiero. Ora che i provvedimenti hanno colto nel segno e cioè, il prete cattolico doveva essere spostato per ciò che ha combinato e continua a combinare a Contessa Entellina, di rimando, per far vedere che non si può condannare unilateralmente una sola persona, per di più vicinissima al papato e di fede Litir (Latina), anche il parroco greco-albanese che ha subito l'onta, deve essere mandato via con tanto di calcio nel fondoschiena.
E qui iniziano i piagnistei, le lacrime di coccodrillo del popolo italo-albanese, e qui l'arbresh, alza la voce, e qui l'arbresh si accorge della sua tradizione ORTODOSSA, e qui che ci si rende conto delle radici e della cultura diversa da quella latina dominante. E cosa fà l'erbresh per far paura a Roma? Scrive a chiare note: ci rivolgiamo a Costantinopoli, quando si sa molto bene, che il Patriarcato non muoverà un dito a favore del popolo italo-albanese in quanto l'accordo non scritto tra Roma e Costantinopoli funziona a meraviglia. Un contratto in cui c'è scritto che il Patriarcato Ecumenico non dovrà mai interessarsi delle problematiche del popolo Arbresh, un tempo ortodosso fino al midollo, prima sotto Costantinopoli, poi sotto l'Arcidiocesi di Hokrida ed infine annesso con la forza a Roma. La storia è questa, ma nessuno la vuole riscrivere.
Altrimenti l'otto per mille come farà ad arrivare alle Eparchie, oramai Diocesi Franco-Latine e pseudo Arbresh di Lungro e Piana degli Albanesi?
Amici e fratelli Italo-Albanesi due sono le alternative obbligatori: 1) O rimate sotto coloro che ci hanno schiavizzato ed a questo punto inutile continuare a piangere; 2) oppure abbandonare in fretta Roma e ritornare senza se e senza ma alla fede dei vostri Padri: l'ORTODOSSIA.
Continuare a piangere, continuare a soffrire, continuare a imprecare, continuare a voler mettere paura al vaticano con le vostre smorfie, ricordatelo, è fatica sprecata.
Questo dovevo e volevo esprimere, ho detto e scritto corbellerie? Sia il Signore a giudicare. Ma voi mettete una mano sulla coscienza e fate il vostro esame. Con affetto e stima il vostro fratello di Sangue
P. Giovanni Capparelli  (Firmozioti)

Nessun commento: