lunedì 17 maggio 2010

Il metropolita Hilarion a Ravenna


Ravenna, 15 maggio 2010 – Il Presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, Metropolita Hilarion Volokolamsky, che si trova in Italia con la benedizione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di Tutta la Russia Kyrill, ha visitato la città di Ravenna.
Nella Chiesa di S. Apollinare in Classe, costruita nel VI secolo, il Metropolita ha celebrato la Divina Liturgia. Hanno concelebrato il parroco di Bologna e Ravenna del Patriarcato di Mosca, Archimandrita Marco (Davitti), il Rettore della Parrocchia di S. Ambrogio di Milano, Arciprete Nicola Makara, l'Abate Filippo (Vasiltsev)della Chiesa di Santa Caterina la Grande in Roma, il segretario del Decr per le relazioni tra i Cristiani, Sacerdote Dimitry Sizonenko e i chierici del Decanato d’Italia del Patriarcato di Mosca.
Dopo il Servizio, il Metropolita Hilarion ha rivolto ai fedeli la Parola Pastorale.
"Cari Padri, Fratelli e Sorelle! In questo giorno in cui la Santa Chiesa celebra la memoria di S. Atanasio, arcivescovo di Alessandria, e i Santi Martiri russi Boris e Gleb, il Signore ci ha concesso di celebrare la Divina Liturgia nel tempio santo, dove riposano le spoglie del Primo Vescovo di Ravenna, il Santo Martire Apollinare. Sono molto lieto che il nostro pellegrinaggio ai Santuari della Terra Italica cominci qui, a Ravenna, dove è sopravvissuto l'antico patrimonio della Chiesa indivisa, con i suoi templi e i dipinti murali.
Molti anni fa ho visitato Ravenna, mentre ero ancora Sacerdote-Monaco e Studente all'Università di Oxford, e sono rimasto particolarmente colpito da questa Chiesa particolare di San Apollinare in Classe. L'immagine sacra, che è presente qui nell’abside dell'Altare, è un tesoro inestimabile dell'arte paleocristiana per il suo contenuto teologico. Quando ero ancora studente, ho sentito il desiderio un giorno di celebrare qui la Divina Liturgia. E ora questo desiderio, che ho conservato per molti anni, è arrivato.
Che cosa ci dice l'Immagine sacra che oggi contempliamo? In primo luogo, ci racconta la Storia della Trasfigurazione del Signore, con un linguaggio simbolico facilmente comprensibile dall'antichità cristiana, ma non così comprensibile per le persone moderne, che sono abituate a immagini specifiche e molto semplici. La Croce al centro di questa Composizione è circondata dal Cerchio, e sotto c’è una scritta in latino salus mundi, che significa “Salvezza del Mondo”. Simboleggia il Signore Gesù Cristo. A sinistra della Croce si vede un agnello e a destra altri due. Questi sono i tre apostoli, che sono andati con il Salvatore sul Monte della Trasfigurazione: a sinistra - Pietro, a destra - Giacomo e Giovanni. Sopra le nuvole, si vedono Mosè ed Elia, che sono venuti incontro al Signore, quando Egli fu trasfigurato davanti ai Suoi Discepoli. Al centro della Composizione c’è Sant’ Apollinare e dodici Agnelli, che stanno a simboleggiare il Suo Gregge: “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore (cfr. Gv. 10. 14-16).
Questa è l’Immagine del Mondo trasfigurato - che alcuni vorrebbero essere Dio Stesso. Noi non viviamo in un mondo così. Viviamo in un mondo che è il regno degli uomini, delle passioni e della lussuria, dove regna il peccato, dove ogni giorno si commettono crimini, le persone si distruggono a vicenda fisicamente e spiritualmente.
Ma vediamo quello che dovrebbe essere il Mondo in cui viviamo – il Mondo in cui c’è la Chiesa e l'Eucaristia. In un’altra Immagine vediamo Melchisedek, con il pane e il vino, Abramo che sacrifica il figlio Isacco, e Abele che porta l'offerta nella forma dell’Agnello. Tutti sono riuniti intorno al trono, che simboleggia il Pasto Eucaristico.
Tutta la Composizione di S. Apollinare in Classe, con il Santo Vescovo che solleva le mani, pregando per il Suo Gregge, è l’Immagine dell'Eucaristia. L'Eucaristia è a sua volta l'Immagine trasfigurata del Mondo.
Quando ci riuniamo nel tempio di Dio, viene eseguita la Divina Liturgia dal Vescovo o dal Sacerdote, come S. Apolloninare, che viene mostrato qui; il Gregge entra nel Tempio, simile al Gregge dei dodici agnelli accanto a Lui. La Chiesa di Dio ci porta in un mondo trasfigurato, con il suo cielo azzurro, le stelle, l'erba verde e le piante e con la Croce di Cristo, che regna in mezzo al Mondo.
Questo Tempio del Signore, attraverso le preghiere a Sant’Apollinare, ci ha concesso di rendere meravigliosa questa Divina Liturgia.
Desidero ringraziare l'Arcivescovo di Ravenna Giuseppe Verucchi per averci permesso di celebrare la Liturgia. Ringrazio il Rettore della Parrocchia di Ravenna, Padre Marco, per il Servizio Divino che Egli svolge in questa città e a Bologna. Ringrazio tutti i Sacerdoti che sono riuniti oggi qui, e tutti Voi, Cari Fratelli e Sorelle. Vi esorto ad avere forza, fermezza nella Fede ortodossa.
A Ravenna, contempliamo l'eredità dell'Antica Chiesa indivisa. I mosaici delle Chiese di Ravenna hanno conservato per noi l'immagine della Chiesa, di conservare l’unità dello Spirito nel vincolo della pace (Ef 4,3). Persone che professavano di amare Dio ed erano unite attorno ad una sola, comune Eucaristia. Oggi, i Cristiani di Oriente e Occidente sono divisi, ma crediamo che l'unità spirituale alla quale Dio ci ha chiamato in Gesù Cristo, nella Santa Eucaristia, è la meta del nostro pellegrinaggio terreno.
Tutti Voi Padri, Cari Fratelli e Sorelle, mi congratulo con Voi in questo giorno, nel quale noi continuiamo a celebrare il Giorno dell'Ascensione. Vi auguro l’aiuto di Dio, che il Signore Vi protegga da ogni male, che la Vergine Maria Vi copra con il suo mantello insieme al santo Martire Apollinare, Primo Vescovo di Ravenna, venerato non solo nella Chiesa Cattolica ma anche nella Chiesa Ortodossa (commemorato il 23 luglio), come Patrono e Protettore della Preghiera”.
Il Presidente del Decr ha ringraziato l’Arcivescovo di Ravenna Giuseppe Verucchi per l'opportunità di celebrare la Divina Liturgia presso le reliquie del Primo Vescovo martire di Ravenna, S. Apollinare.
Poi, l’arcivescovo Verucchi ed il Metropolita Hilarion hanno visitato la Parrocchia della Protezione della Madre di Dio del Patriarcato di Mosca a Ravenna, accolti dall’Archimandrita Marco (Davitti).
Poi l'arcivescovo di Ravenna-Cervia ha dato una cena in onore del Metropolita Hilarion Volokolamsky e la delegazione che lo accompagna. Al termine del pasto, il Metropolita Hilarion ha consegnato a Mons. Verucchi una Croce pettorale, realizzata nei Laboratori del Patriarcato di Mosca.
Lo stesso giorno, il Metropolita Hilarion ha visitato i monumenti di Ravenna dei secoli V e VI: le Chiese di San Vitale, Sant'Apollinare Nuovo, il Mausoleo di Galla Placidia e il Battistero ortodosso. Nella Cattedrale della Risurrezione di Cristo, il metropolita Hilarion e la delegazione hanno pregato dinanzi alla reliquia del cranio di Sant’Apollinare.
La sera stessa, il presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne della Chiesa Ortodossa Russa e la Delegazione sono partiti per Milano.

(Fonte: Decr Servizio Comunicazione; www.mospat.ru)




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