martedì 23 marzo 2010

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Ucraina - La preghiera per l'unità dell'Ortodossia

Odessa, 19 marzo 2010 - Durante la visita in Ucraina, il presidente del Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca ha partecipato al concerto della Filarmonica di Odessa, che ha eseguito l’oratorio “Passione secondo Matteo”, del vescovo Hilarion (Alpheus). Il metropolita Hilarion Volokolamsky era accompagnato dal metropolita di Odessa e Izmail Agafangel e dal vescovo di Belgorod-Dniester Alessio. Al concerto hanno preso parte oltre mille persone. Tra queste, c'erano il vice sindaco di Odessa TG Fedirko, il Console Generale della Federazione russa AG Grachev, l’Artista dell'Ucraina A. Duda, e numerosi sacerdoti della diocesi di Odessa. L’oratorio è stato eseguito dall'Orchestra Sinfonica della Filarmonica Nazionale dell’Ucraina e dal Coro dell’Accademia Nazionale di Ucraina "Dumka". Ha diretto il M° E. Savchuk. Al termine del concerto il pubblico ha salutato l’autore dell’opera con un lungo applauso. Poi, il metropolita Hilarion, accompagnato dal metropolita Agafangel e dal vescovo Alessio, si è diretto alla cattedrale della Dormizione, dove ha celebrato il Mattutino del Sabato della Beata Vergine Santissima. Hanno concelebrato il vice presidente della prima commissione Istruzione della Chiesa Ortodossa Russa, Archimandrita Kirill (Govorun), il segretario del Decr per le relazioni tra i cristiani, Rev. Igor Yakymchuk, e il clero della diocesi di Odessa. Durante la liturgia, i Gerarchi e il clero hanno pregato dinanzi all'icona miracolosa della Madre di Dio di Kasperov. Al termine del culto solenne, il metropolita Agafangel ha cordialmente salutato il metropolita Hilarion. In particolare, ha detto: ”La vostra visita è rivolta alla missione, catechesi ed educazione del popolo ortodosso, facendo conoscere la pienezza della vita ecclesiale in Cristo. Grazie, per la gioia che avete portato nel nostro cuore”. ”Siete un autorevole studioso e teologo. Dopo aver completato la formazione presso la Scuola teologica di Mosca, l'Università di Oxford, avete insegnato in diverse istituzioni educative, a Vilnius, Mosca, diocesi di Smolensk. Ora dirigete il Dipartimento per le Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, dando un significativo contributo alla rinascita spirituale della società, al dialogo interreligioso, alla pace e all’armonia. Lavorate nel campo delle relazioni esterne, incontrando i capi delle Chiese e dei governi. Portate avanti il lavoro compiuto da Sua Santità il Patriarca, che sta facendo molto per preservare l'unità della Chiesa. Anche noi di Odessa viviamo di questo nostro patrimonio spirituale comune. Vi ringrazio e vi auguro buona salute e salvezza, l'aiuto di Dio per l'ulteriore attività a favore della Chiesa ortodossa russa, a vantaggio dell'unità della Chiesa”. Il metropolita Agafangel ha donato all’ospite d’onore l’Icona della Madre di Dio di Kasperov. Il metropolita Hilarion ha ringraziato il metropolita Agafangel per la calorosa accoglienza e ha detto: "Eminenza, mio caro metropolita Agafangel! Cari fratelli e sorelle! Prima di tutto desidero porgere il saluto di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill, che ha benedetto questo mio viaggio. Recentemente, abbiamo partecipato insieme al Santo Sinodo a San Pietroburgo. Ieri, insieme con il Patriarca, ero in Armenia, dove il nostro Primate ha compiuto la prima visita in questo paese dopo la sua elezione. E ora con la benedizione di Sua Santità il Patriarca sono nella città di Odessa. L'ultima volta che sono venuto qui è stato 25 anni fa, quando avevo 18 anni. Sono arrivato a Odessa come corrispondente per la Gazzetta del Patriarcato di Mosca. Ed ora con particolare affetto sono qui, mio caro Agafangel e, insieme all’arcivescovo Alessio siamo impegnati nel culto all’Immacolata Madre di Dio, che ogni anno durante la Quaresima in modo particolare viene celebrato per l'edificazione dei credenti. Sentiamo per la Santissima Madre di Dio tutti questi pensieri profondi e sublimi. In Lei il Figlio di Dio si è fatto Figlio dell'uomo. E grazie a lui, i figli e le figlie degli uomini sono i figli e le figlie di Dio. Pertanto, celebriamo la Beata Vergine Maria come nostra Madre comune. Noi preghiamo e Le chiediamo la sua protezione dal male. Caro Agafangel! Desidero in questo giorno dimostrare il mio rispetto, il mio amore per voi e vi ringrazio a nome di Sua Santità il Patriarca e mio per le vostre opere. Il Patriarca arriverà presto in questa diocesi, e io sono qui oggi come il suo precursore, portandovi la sua benedizione e i saluti. Voglio ringraziarvi per il vostro ministero, e in particolare per il lavoro in favore dell'unità della nostra Chiesa, che si sta portando avanti instancabilmente, nonostante tutte le tempeste di questo mondo. La nostra unità è nata nel fonte battesimale del Santo Principe Vladimir, è nata lungo le rive del Dnieper e si è propagata nella Santa Russia. I nostri santi ci hanno mostrato un esempio di unità, che dovremmo imitare. La nostra Chiesa ha portato nei secoli questo esempio, e Dio non voglia che non sia mai distrutto, così che le persone che si sono allontanate da questa unità, tornino ad essa con la grazia di Dio, le preghiere della Beata Vergine e di Tutti i Santi". In memoria della comune preghiera, il metropolita Hilarion ha donato al metropolita Agafangel la santa Panaghia e alla Cattedrale l’Icona di Nostra Signora di Vladimir con la dedica.
(Fonte: Decr Servizio Comunicazione; www.mospat.ru)

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