giovedì 11 marzo 2010

Da: la repubblica.it

L'arcivescovo austriaco chiede una svolta sulla spinosa questione
La Scaraffia sull'Osservatore: "Ampliare il ruolo delle donne tra i cattolici"
La sfida del cardinale Schoenborn "Gli abusi dei preti colpa del celibato"
di MARCO ANSALDO
CITTÀ DEL VATICANO - Le cause degli abusi operati dai sacerdoti? Vanno ricercate "sia nell'educazione dei preti, sia negli strascichi della rivoluzione sessuale fatta dalla generazione del 1968". Un problema che riguarda "il tema del celibato, così come la formazione della persona". Proprio sul celibato, anzi, ci vuole "un cambiamento di visione".A sostenere questa tesi che non mancherà di suscitare reazioni è l'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn. L'alto prelato, un cardinale giovane, ma autorevole e aperto, messo a capo della Chiesa viennese dopo gli scandali degli abusi sessuali per cui fu cacciato il suo predecessore Hans Hermann Groer, ritiene che il celibato ecclesiastico spieghi in parte gli atti di pedofilia commessi da religiosi cattolici, emersi ultimamente a cascata in Germania e in Austria.In una pubblicazione della sua diocesi, l'arcivescovo di Vienna ha fatto appello al "cambiamento" sul celibato, argomento che invece per il Vaticano non è in discussione. "Basta scandali - ha detto Schoenborn - come è possibile che veniamo considerati sospetti di infrazioni che non abbiamo commesso? Perché è sempre la Chiesa nel suo insieme che viene messa in dubbio".La questione del celibato verrà più volte affrontata oggi e domani a Roma, all'Università Lateranense, in un interessante convegno promosso dalla Congregazione per il clero. Sarà presente il prefetto Hummes, autore all'inizio del suo incarico di una dichiarazione che suscitò qualche perplessità. "Il celibato non è un dogma", disse. Tesi poi mai più affermata pubblicamente. Ci saranno poi il vescovo di Ratisbona, Gerhard Mueller, il primo a parlare dei casi nella città tedesca, e una serie di alti esponenti del mondo ecclesiastico.
Il tema delle violenze in chiese e sacrestie, imposto dalle cronache, sta conquistando spazio anche sulla stampa vaticana. L'Osservatore Romano ieri ha affrontato in prima pagina l'argomento con un articolo della saggista Lucetta Scaraffia. Una maggiore presenza femminile nella Chiesa, è la tesi della studiosa, "avrebbe potuto squarciare il velo di omertà maschile che spesso in passato ha coperto con il silenzio la denuncia dei misfatti". "I cambiamenti delle società occidentali - continua la storica - che hanno aperto alle donne gli spazi prima riservati agli uomini, cambiamenti che stanno influenzando le altre culture del mondo, hanno provocato una rivoluzione nella configurazione dei ruoli sessuali, ponendo anche per la Chiesa cattolica la questione di ampliare il ruolo delle donne". Un problema che si pone non solo in termini di "pari opportunità", ma al fine di "fare fruttare energie e contributi spesso di primaria importanza".Oggi intanto i vescovi tedeschi partono per Roma. L'incontro fra la loro delegazione, guidata dal presidente della Conferenza episcopale locale, Robert Zollitsch, e Papa Benedetto XVI, è previsto per domani. Sul tavolo lo scottante dossier dei casi di pedofilia scoppiati nella Chiesa tedesca. In Germania, lo scandalo è arrivato a coinvolgere, secondo i dati conosciuti, 19 diocesi su 27.

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