sabato 11 aprile 2009

Da Albania News

Terremoto in Abruzzo e gli immigrati 'invisibili'

C'è un dato oggettivo e impressionante:in seguito alla scossa di terremoto micidiale che ha colpito l'Abruzzo, sono diventati "invisibili" i cittadini stranieri regolari ed irregolari che vivevano nella città di L'Aquila,capoluogo della regione. Da notizie raccolte attraverso canali "non ufficiali", sembra, che il 90% degli scantinati e dei seminterrati del centro storico di L'Aquila erano stati affittati a loro. La stragrande maggioranza,ovviamente, in nero. Clandestini, immigrati comunitari, extra comunitari regolari, tutti ammassati. Dopo il terremoto, dove sono finiti? Che fine hanno fatto? Si tratta di centinaia di persone che non risultano all'anagrafe, che non compaiono nelle liste dei morti, dei dispersi, dei feriti. Insomma, non esistono! A loro volta, i proprietari delle case che si sono messi in salvo non ne denunciano la presenza e, di conseguenza, neanche la scomparsa. Ma dove sono finiti? "Sono gli 'invisibili'- commenta una nota dell'agenzia Adnkronos - quelli il cui nome da vivi era conosciuto solo da pochi e forse un nome non l'avranno neanche da morti. E' una tragedia nella tragedia quella degli stranieri regolari e irregolari di cui non si hanno più notizie dalla tremenda scossa delle 3,32 di lunedì, quando il terremoto ha colpito al cuore l'Aquila e l'Abruzzo". Ma chi sono questi "invisibili"? Ma la maggioranza degli stranieri a L'Aquila provenivano dall'Albania, dalla Kosova, dalla Macedonia e dalla Romania, e svolgevano quasi tutti il lavoro di muratore. Ed è la comunità' albanese che, dai dati fin qui raccolti, ha a pagato il prezzo più alto della tragedia con vittime e dispersi. Io ho pubblicato, diffuso l'allarme su questo dramma. Molti leggendo, sono rimasti scioccati. Altri mi hanno chiesto verifiche. Altri, ancora, mi hanno INSULTATO: "L'Italia non è un Paese sotto-sviluppato dell'Africa. L'Italia non è un Paese dei Balcani. L'Italia è un Paese civile ed europeo, democratico e dalle radici cristiane. Le Foibe, signor Vasta, l'hanno utilizzate i suoi amici slavi. E in Abruzzo nessuno ha attivato le foibe per fare scomparire i suoi amici kossovari. Lei è un altro IMBECILLE, e andrebbe denunciato alla Procura della Repubblica per PROCURATO ALLARME! Dott.Giovanni Genovese". Intanto,l a notizia oramai è ufficiale ...Gli "invisibili" sono esseri umani e hanno il diritto ad essere trattati come tali, qualunque sia la loro condizione giuridica nei confronti dello Stato italiano. Onorandomi di essere un "IMBECILLE" per il Dott.Genovese, ripeto: DOVE SONO FINITI i miei amici e fratelli kosovari, macedoni, rumeni, albanesi?
Orazio Vasta

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