venerdì 13 marzo 2009

SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA


Domenica 15 marzo 2009 - Memoria dei Santi: Ieromartire Teodoto, Vescovo – Eutalia di Lentini

Seconda Domenica di Quaresima - Domenica di San Gregorio Palamas
Tono VI – Digiuno con licenza di olio e vino


Liturgia di San Basilio

Antifone della festa:



1) Lettore: Agathòn to exomologhìsthe to Kirìo,
ke psàllin to onòmatì su, Ìpsiste.

Coro: Tes presvìes tis Theotòku, Sòter, sòson
imàs.


2) Lettore: O Kìrios evasìlefsen, efprèpian
enedhìsato, enedhìsato
o Kìrios dhìnamin ke periezòsato.


Coro: Sòson imàs, Iiè Theù, o anastàs
ek nekròn, psàllondàs si:
Alliluia.

3) Lettore: Dhèfte agalliasòmetha to Kirìo,
alalàxomen to Theò to
Sotìri imòn.


Coro: Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su,
ke i filàssondes apenekròthisan;
ke ìstatoMaria en do tafo zitùsa
to àchrandòn su sòma.
Eskìlefsas ton Adhin, mi pirasthìsip’aftù;
ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoiìn.
O anastàs ek ton nekròn, Kirie, dòxa si.


Tropari


Tono VI

Anghelikè Dhinàmis epì to mnìma su,
ke i filàssondes apenekròthisan;
ke ìstatoMaria en do tafo zitùsa
to àchrandòn su sòma.
Eskìlefsas ton Adhin, mi pirasthìsip’aftù;
ipìndisas ti Parthèno, dhorùmenos tin zoiìn.
O anastàs ek ton nekròn, Kirie, dòxa si.

(Tropario del Santo della Chiesa)

……… ……. ……..
Tropario del Santo del giorno



Kontakion

Ti ipermàcho stratigò ta nikitìria,
os litrothìsa ton dhinòn efcharistìa
anagràfo si i pòlis su, Theotòke.
All’os èchusa to kràtos aprosmàchiton,
Ek pandìon me kindhìnon elefthèroson,
Ìna kràzo si: Chère, Nìmfi anìmfefte.


Apostolo (Ebrei 1,10-2,3)

- Tu, o Signore, ci custodirai e ci guarderai
da questa gente per sempre (Sal. 11,8)
- Salvami, Signore, perché non c’è più un uomo fedele;
perché è scomparsa la fedeltà tra i figli degli uomini (Sal. 11,2)


Lettura dalla lettera di San Paolo agli Ebrei.

Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani;invecchieranno tutti come un vestito.
Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati;
ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra,finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per servire coloro che devono ereditare la salvezza? Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita.

Alliluia (3 volte).

Canterò in eterno la tua misericordia, o Signore, con la mia bocca
Annunzierò la tua fedeltà di generazione in generazione.

Alliluia (3 volte).

Poiché hai detto: la mia grazia durerà per sempre;
la tua verità è fondata nei cieli.

Alliluia (3 volte).

Vangelo (Mc. 2,1-12)

Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone, da non esserci più posto neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. Si recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui giaceva il paralitico. Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati». Seduti là erano alcuni scribi che pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?». Ma Gesù, avendo subito conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate così nei vostri cuori? Che cosa è più facile: dire al paralitico: Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati, ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua». Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».


Megalinarion

Epì si chère, Kecharitomèni, pàsa i ktìsis, anghjèlon to sìstema, kje anthròpon to ghènos, ighiasmène naè, kje paràdise loghikè, parthenikòn kàfchima, ex is Theòs esàrkothi, kje pedìon ghègonen o pro eònon ipàrchon Theòs imòn; tin gar sin mìtran thrònon epìise, kje tin sin gastèra platitèran uranòn apirgàsato. Epì si chère, Kecharitomèni, pàsa i ktìsis, dhòxa si.

Kinonikon

Enìte ton Kirion ek ton uranòn;
enite aftòn en tis ipsìstis.
Alliluia

Nessun commento: