mercoledì 10 dicembre 2008

Il Vescovo Hilarion di Vienna e dell'Austria ricorda Alessio II

VIENNA, martedì, 9 dicembre 2008 (ZENIT.org).- Pubblichiamo la testimonianza inviata a ZENIT in occasione della morte del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Sua Santità Alessio II, dal Vescovo Hilarion di Vienna e dell'Austria, rappresentante della Chiesa ortodossa russa presso le Istituzioni Europee.

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Venerdì 5 dicembre dovevo chiamare Sua Santità il Patriarca Alessio per discutere i dettagli della sua visita in Austria, prevista dal 20 al 23 dicembre. Alle 10 del mattino, ora di Mosca, ho composto il suo numero diretto, ma anziché lui ha risposto al telefono una religiosa che lavora nella sua residenza. Mi ha detto di richiamare mezz'ora dopo. L'ho fatto, e la stessa voce ha detto: 'Sua Santità è morto'. E ha pianto.

Non ci sono parole per esprimere la mia tristezza per la sua morte improvvisa. E' una grande perdita.

Il 30 novembre Sua Santità ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale ortodossa russa di Monaco. Dopo il servizio sembrava stanco, ma era allegro e pacifico come sempre.

Negli ultimi giorni della sua vita ho parlato varie volte con Sua Santità del programma della sua visita. Era molto ansioso di venire a Vienna per riconsacrare la Cattedrale ortodossa di San Nicola dopo il suo restauro. Abbiamo discusso ogni dettaglio della visita e deciso anche insieme quali doni avrebbe portato a Vienna.

Tutti noi sapevamo che Sua Santità aveva problemi di cuore, ma nessuno poteva immaginare che la sua morte sarebbe stata così improvvisa. E' morto pieno di energie e progetti per il futuro.

Nella mia memoria, il Patriarca Alessio resterà in primo luogo un padre affettuoso, sempre pronto ad ascoltare, gentile e incoraggiante.

Quasi la metà dei Vescovi della Chiesa ortodossa russa, me compreso, è stata ordinata all'episcopato dal Patriarca Alessio. Siamo tutti profondamente debitori nei suoi confronti.

Gli anni del suo patriarcato hanno rappresentato un'intera epoca nella vita della Chiesa ortodossa russa. E' stato proprio in questo periodo che è avvenuta la resurrezione della Chiesa russa, che continua ancora oggi.

Possa la sua memoria essere eterna.

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